ADSL for dummies

Al giorno d’oggi, la connessione a banda larga (ADSL) è alla portata di tutti, ed intendo per le tasche di tutti, perché sembra da una personale ricerca circa la congruità dell’esistenza di connessioni ad alta velocità, l’Italia essere agli ultimi posti in Europa, e nonostante le stime dei nostri “illustrissimi” gestori di connessioni, le problematiche relative alla attivazione e funzionamento delle connessioni, risente di mancanza di professionalità e manodopera (mi scusino tutti coloro si sentono tirati in ballo, non prendetevela con me, ma con i vostri datori di lavoro, o con gli azionisti delle vostre società), ma questo la pubblicità non c’è lo dice, e ci lascia intendere un mondo ovattato, in cui tutto sia così semplice da usare … che quasi ti senti stupido a non usarlo!!

Eppure alle spalle di questa tecnologia, ci sono anni di ricerche e fatiche, poi basta che questa venga concessa in monopolio, e giù … sino al baratro.

Chi non avrà sentito decantare le meraviglie di questo sistema, che consente di “navigare” (dall’inglese Net Surfing), e devo, almeno una volta, essere d’accordo a patto che le cose funzionino a dovere.

Chi mi sta leggendo in questo momento, dispone di una connessione, qualunque essa sia, si basa su dei parametri informatici per definire la sua velocità. Allora facciamoci del male e approfondiamo … I fattori chiave per valutare la qualità della connessione alla rete sono tre.

Cerco di spiegarli in maniera semplice a beneficio di chi non mastica la materia, che dovrebbe essere, oramai, parte del programma scolastico di base:

1. Download : (carico che viene giù): è l’operazione di scaricare i dati dalla rete. La sua velocità si misura in megabit al secondo: Mbps. Un megabit sono un milione di bit. Un bit può essere pensato come l’unità informativa, contenente uno solo tra due valori possibili: zero oppure uno. In soldoni: un sì oppure un no. Otto bit formano un byte, che può contenere fino a 256 valori diversi, ma questa è un’altra storia… Oggi, per navigare senza frustrazioni su Facebook e YouTube, per fare un po’ di P2P senza esagerare (Peer to Peer … Emule per intenderci) e per guardare la televisione via rete (iptv) in qualità standard,  servono almeno 3,75 Mbps. Ovvero: dobbiamo essere in grado di scaricare quasi 4 milioni di bit al secondo. Chi non ha una connessione che garantisce questa velocità di download, si innervosisce in fretta.

2. Upload : (carico che va su): è l’operazione di invio dei dati dal nostro computer alla rete. La velocità di upload si misura anch’essa, come prevedibile, in Mbps. A differenza di quanto si potrebbe credere, è fondamentale. Non solo perché ogni volta che inviamo un’email contenente allegati, più o meno pesanti, è proprio di banda in upload che abbiamo bisogno; non solo perché se vogliamo inviare un video su YouTube, o una foto su Flickr o qualsiasi altro materiale in rete, con poca banda in upload sarà un’operazione frustrante ed interminabile, ma anche perché ogni volta che il nostro computer scarica dati dalla rete, il protocollo TCP/IP prevede che invii un certo numero di pacchetti di conferma al mittente (aknowledgment), che in questo modo controlla che qualcosa non si sia perso per strada. Avere un flusso di dati esiguo in uscita (upload) significa poter inviare pacchetti di conferma con estrema lentezza, e questo inevitabilmente rallenta anche la ricezione dei dati, perché il mittente attende un tempo maggiore per continuare la trasmissione. La soglia minima per avere una qualità di navigazione decente, oggi, è di 1 Mbps, ovvero la capacità di inviare un milione di bit al secondo (un rapporto di quasi 4 a 1 tra ricezione e trasmissione).

3. Latenza: è il tempo che ogni singolo pacchetto di dati, in ricezione oppure in invio, impiega per essere trasferito dal mittente al destinatario. E’ un dato fondamentale per applicazioni che lavorano in tempo reale, come le comunicazioni audio video (es: Skype o le chat video) e i giochi. Si misura in millisecondi (ms).

Avere una connettività che soddisfi a questi parametri minimi è essenziale, oggi, per produrre innovazione, per essere competitivi e produttivi oltreché, aggiungiamolo pure, per riuscire a scavalcare il sistema mediatico di informazione piramidale che consente a pochi di diffondere informazioni senza un reale contraddittorio, o meglio con un contraddittorio simulato, al quale non ci si può opporre (intendo la TV). Essere in grado di fruire velocemente degli articoli di un blog, di commentare senza perdere il testo del proprio intervento per un time-out del server, di guardare video a richiesta o una diretta streaming in maniera fluida, senza scatti è la base sulla quale fondare un nuovo modello informativo che possa coinvolgere davvero tutti, anche chi ha poco tempo e cerca un’interazione comoda e veloce, e quando non la trova cede alla tentazione di sprofondare nel divano e mettere mano al telecomando.

Per testare la vostra connessione, potete affidarvi ai test che il vostro gestore vi mette comodamente a disposizione, ma io non mi sono mai fidato, ed ho sempre preferito rivolgermi ad organismi autorevoli che fanno solo questo : controllare la velocità della vostra connessione.

Uno di questi, a mio parere è : Speedtest.net , quando la pagina si sarà caricata, cliccate su Begin Test (inizia il test) e attendete i risultati, pochi secondi … ora confrontateli con i risultati ottenuti dal test che consiglia il vostro gestore, e se le differenze sono notevoli, ripeteteli e traete le vostre conclusioni.

Ovviamente non serve pensare che avendo meno di quello che viene citato nel vostro contratto anche il canone dovrebbe essere di meno, perché una clausola all’interno del papiro di condizioni che avete accettato già pagando la prima bolletta, recita testualmente ” SINO A … Mbit” ebbene sì, ora avete scoperto che  pagate per navigare “sino a …” quindi se siete fortunati, sfruttate appieno la banda, se non lo siete, pagate solamente un servizio ma non ne fruite, o per lo meno non lo fate appieno.

Scusate una domanda … “fortunati” in che cosa ??

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