Nucleare – Storia

Un pò di storia


Con il referendum abrogativo del 1987 fu “di fatto” sancito l’ abbandono da parte dell’ Italia del ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico ed infatti di lì a poco le quattro centrali nucleari in Italia furono chiuse.

Tuttavia ancora oggi i rifiuti radioattivi sono custoditi non in condizione di massima sicurezza e in più località (generalmente nei pressi delle vecchie centrali nucleari).


Inoltre resta ancora da effettuare il totale smantellamento, la rimozione e la decontaminazione (operazioni definite di “decommissioning”)  di strutture e componenti degli impianti nucleari in Italia,

  • Sia delle centrali nucleari ex-Enel: Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina, Garigliano (Caserta).

  • Sia degli impianti del ciclo del combustibile ex-Enea: EUREX di Saluggia (Vercelli), FN-Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo (Alessandria), OPEC in Casaccia (Roma), Plutonio in Casaccia (Roma), ITREC in Trisaia – Rotondella (Matera).


Diversi sono i motivi per cui il problema della sistemazione definitiva di tutto il materiale radioattivo e degli alti costi relativi al loro smaltimento è ancora da risolvere. Il Governo ha attualmente affidato questo compito alla Sogin spa.

Nel 2003 più volte è sembrata avvicinarsi una soluzione: Sardegna, Toscana, Puglia e Basilicata.

Da quanto accaduto nel novembre 2003 a Scanzano Jonico (Basilicata) e a causa dell’ assenza di informazioni esaurienti e organiche su tale problema nel panorama mediatico (stampa, tv, internet), è nata l’ intenzione di trattare la questione del sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari (“sistemazione, smaltimento e stoccaggio, in condizioni di massima sicurezza, dei rifiuti radioattivi“) in Italia e argomenti correlati, mantenendo ad ogni modo un comportamento apolitico e apartitico.


L’intenzione è di rendere possibile un’ informazione estesa e completa su tale questione e per raggiungere tale scopo saranno qui raccolte e rielaborate notizie pubblicate in modo sparso in internet, indicando quando possibile l’indirizzo da cui sono state prelevate.


Per perseguire in modo serio e imparziale tale obbiettivo, preferirò in massima parte fonti di autorevole reputazione: giornali nazionali non legati a partiti politici, atti e documenti ministeriali o governativi, documenti di enti non governativi di fama internazionale, articoli di network indipendenti di riconosciuta attendibilità.

Fin da ora saranno gradite le vostre segnalazioni.

Grazie

 

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