La Radioattività – Introduzione

Si definisce radioattività la proprietà che hanno gli atomi di alcuni elementi di emettere spontaneamente radiazioni ionizzanti.

La radioattività non é stata inventata dall’uomo, anzi, al contrario, l’uomo é esposto alla radioattività fin dal momento della sua apparizione sulla Terra.

Solo recentemente (2 Marzo 1896), con i lavori dello scienziato Francese Henry Becquerel, l’uomo ha scoperto l’esistenza della radioattività.

Fin dalla formazione della Terra, circa cinque miliardi di anni fà, la materia era formata da atomi stabili non radioattivi e atomi instabili radioattivi.

Col trascorrere dei millenni, la maggior parte degli elementi radioattivi, attraverso il processo di decadimento, hanno cessato di essere tali.

Tuttavia, esistono ancora oggi in natura alcuni isotopi radioattivi, e non é cessato l’apporto esterno di radioattività prodotto dal bombardamento di raggi cosmici a cui siamo tuttora sottoposti.

Ecco perché tutto quello che ci circonda é “naturalmente” radioattivo.

Dall’alba dei tempi fino ad oggi, gli esseri viventi sono perciò immersi in un vero e proprio bagno di radioattività:

  • Un chilogrammo di granito ha una radioattività naturale di circa 1000 Becquerel.
  • Un litro di latte ha una radioattività naturale di circa 80 Becquerel.
  • Un litro di acqua di mare ha una radioattività naturale di circa 10 Becquerel.
  • Un individuo di 70 kg ha una radioattività dell’ordine di 8000 Becquerel, causata dalla presenza, nel corpo umano, di isotopi radioattivi naturali (in gran parte, potassio-40).

In Italia la dose di radioattività naturale cui é sottoposto annualmente ciascun individuo é pari approssimativamente alla dose associata ad una radiografia del torace moltiplicata per venti.

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