Scala Internazionale degli Eventi Nucleari (INES)

Nel Marzo 1992 è stata approvata dagli esperti appositamente riuniti a Vienna dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica la versione definitiva della scala internazionale degli eventi nucleari. In tale occasione sono state apportate alcune modifiche rispetto alla versione originaria proposta in via sperimentale nel 1990 che hanno consentito l’estensione del suo campo di applicazione.
Infatti mentre la prima versione era applicabile solo agli eventi che possono accadere negli impianti elettronucleari, quella attuale è utilizzabile anche per altre installazioni quali: reattori di ricerca e prototipi, impianti di fabbricazione del combustibile, industria estrattiva dei minerali uraniferi, impianti di riprocessamento e stoccaggio del combustibile irradiato, impianti di trattamento stoccaggio e smaltimento dei rifiuti radioattivi, infine per situazioni incidentali che possono avvenire nel corso del trasporto dei materiali radioattivi tra le suddette installazioni.
Lo scopo dell’ INES è di rendere percepibile al pubblico in maniera corretta, la gravità degli eventi che accadono nelle situazioni nucleari, senza dover fare riferimento a dati tecnici poco comprensibili; a tal fine in maniera sostanziale analoga alla scala Mercalli per i terremoti, gli eventi sono valutati principalmente sulla base dei loro effetti piuttosto che delle loro cause. La scala quindi non ha lo scopo di valutare il grado di sicurezza degli impianti e, ancor meno, di essere usata per stilare classifiche di merito fra le diverse filiere di reattori o addirittura fra i paesi in cui sono eserciti.

La INES è divisa in due parti comprendenti in tutto sette livelli. La parte superiore riguarda gli INCIDENTI ossia tutti quelli eventi che producono danni significativi alle persone, all’ambiente o alle cose; è divisa in 4 livelli che vanno dal 7°, riguardanti eventi disastrosi di cui quello di Chernobyl (Ucraina) dell’aprile 1986 è un esempio tipico, fino al 4° per il quale le conseguenze sugli individui della popolazione sono valutabili in dosi di alcuni millesimi di Sievert.
La parte inferiore riguarda i guasti ossia quegli eventi che producono danni di poco conto alle persone, all’ambiente, o alle cose; è divisa in tre livelli che vanno dal 3°, comprendente eventi per i quali le conseguenze sugli individui della popolazione sono valutabili in dosi piuttosto basse (decimi di mSv) fino al 1° livello, che chiude la scala, nel quale vengono classificate, tra l’altro le deviazioni dal normale regime di funzionamento di un reattore elettronucleare, con conseguenze praticamente nulle per la popolazione e l’ambiente.
Vi è poi un livello zero, o più correttamente al di sotto della scala, che comprende quegli eventi che non hanno alcuna importanza ai fini della sicurezza nucleare e della protezione radiologica; altri eventi, quali quelli che si possono definire “incidenti sul lavoro” e che non sono in alcun modo collegati alla sicurezza nucleare, indipendentemente dalla loro gravità, non vengono presi in considerazione e sono definiti “al di fuori della scala”.

Per percepire in maniera corretta il senso della classificazione proposta, si deve ricordare che l’andamento della scala non è di tipo lineare, ma piuttosto, con una certa approssimazione, di tipo logaritmico a base 10; ciò significa che tra un evento classificato al livello 6 ed un altro classificato al livello 3, la differenza di gravità va valutata nell’ordine di un fattore 1.000 anzichè 2.

LIVELLO DEFINIZIONE CARATTERISTICHE
7 Incidente molto grave Rilascio all’esterno di una elevata percentuale di materiale radioattivo contenuto in un impianto di grandi dimensioni: fa parte del rilascio una miscela di prodotti di fissione a vita breve e lunga (radiologicamente, la quantità equivale a varie migliaia di Tbq di I-131). Gli effetti sulla salute sono acuti, e ritardati su di un’area molto vasta; le conseguenze ambientali sono a lungo termine.
6 Incidente grave Rilascio all’esterno di materiale radioattivo: radiologicamente, la quantità equivale a valori compresi tra le migliaia e le decine di migliaia di Tbq di I-131. Tale rilascio porta all’attuazione delle contromisure che fanno parte del piano di emergenza esterno volto a limitare gli effetti sulla salute della popolazione.
5 Incidente con possibili conseguenze all’esterno dell’impianto Danneggiamento grave di gran parte del nocciolo di un impianto nucleare di potenza; oppure incidente di criticità molto grave; oppure incendio molto grave; oppure una esplosione. Tutto ciò è seguito dal rilascio all’esterno di materiale radioattivo: radiologicamente, la quantità equivale a valori Il danneggiamento compresi tra le centinaia e le migliaia di Tbq I-131. Tale rilascio porta alla parziale attuazione delle contromisure che fanno parte del piano di emergenza esterno volto a limitare gli effetti sulla salute della popolazione.
4 Incidente senza conseguenze significative all’esterno dell’impianto Danneggiamento significativo dell’impianto nucleare con irradiazione di uno o più lavoratori e rilascio all’esterno di materiale radioattivo. Gli effetti sulla salute sono l’assunzione di alcuni mSv da parte delle persone più vicine all’impianto. Tale rilascio non porta all’attivazione di azioni protettive esterne all’impianto, ma in alcuni casi viene effettuato il controllo locale della catena alimentare.
3 Guasto grave Rilascio all’esterno di materiale radioattivo al di sopra dei limiti prescritti. Le dossi assorbite dai lavoratori possono produrre effetti acuti sulla salute. Gli effetti sulla salute delle persone più vicine al sito sono l’assunzione di alcuni decimi di mV. Tale rilascio non porta all’attivazione di azioni protettive esterne all’impianto. Un ulteriore guasto dei sistemi di sicurezza porta ad una condizione di incidente.
2 Guasto Si ha un significativo malfunzionamento dei sistemi di sicurezza, pur mantenendo un margine sufficiente per far fronte ad ulteriori guasti. Le dossi assorbite dai lavoratori sono superiori a quelle ammissibili secondo legge.
1 Anomalia Si hanno deviazioni dal normale regime di funzionamento, dovute a guasti alle apparecchiature o ad errori umani.
0 Deviazione Non è significativo per la sicurezza.

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