di Cinzia Marchegiani.
Roma – Sono preoccupanti le notizie che la vicepresidente dell’Associazione Donne per la Sicurezza, Roberta Sibaud ci sta inviando da Roma, precisamente davanti alla Galleria Alberto Sordi, in Via del Corso. Dopo una giornata che ha visto la protesta prostamina assediata dalle forze dell’ordine della polizia, con Sandro Biviano costretto ad andare in ospedale perchè un poliziotto, strappandogli lo striscione, gli aveva causato uno stringimento al collo, nel pomeriggio è tornato con una grinta indomabile. Ma ora hanno deciso di dissanguarsi davanti a tutti. L’indifferenza delle istituzioni e di tutti i politici stanno amplificando un dolore già immenso dovuto alla fatica di non vedere una soluzione concreta, vicina alle loro esigenze. Questi malati hanno dovuto affrontare l’addiaccio e intemperie dal 23 luglio senza che ad oggi sia stata valutata la possibilità di ripristinare una legge costituzionale, l’art. 32. Le strade sono bloccate, c’è molta folla e tanti giornalisti. L’esasperazione del mutismo ha accelerato una scelta scellerata, forse l’impossibilità di essere ascoltati nonostante esistano presupposti e margini di concrete decisioni. Attendevano risposte poichè erano stati rassicurati dal prefetto di Roma, Pecoraro e dalla segretaria della Presidenza del Consiglio, Elisa Grande che oggi si sarebbe affrontato un ordine del giorno per un decreto d’urgenza che potesse accogliere i loro gridi ormai solo un eco senza ritorno. La situazione è drammatica, nell’attesa che riesca qualcuno ad incontrate questi ragazzi, dal Palazzo delle pari Opportunità c’è qualcuno che dalla finestra si affaccia ad intermittenza, ma segnali ancora non ci sono….
Oggi, 17 Dicembre alle porte del Santo Natale, questa è l’immagine della nostra Italia, disgusto, lacrime, vergogna, queste sono le sensazioni che gli italiani stanno sentendo lacerare le loro speranze e la convinzione di non vivere più un Paese all’altezza di quei valori imprescindibili che sono mirabilmente trascritti un una carta costituzionale che il mondo ci invidia.
Mentre da poco è arrivata la notizia che sono stati approvati i due provvedimenti dal Ministero dei Ministri predisposti dal guardasigilli Anna Maria Cancellieri, contenente misure urgenti in tema di ordinamento penitenziario e di sovraffollamento carcerario, ancora nulla emerge sul fronte dei malati.
Fate presto, fate in fretta, quei malati rappresentano il vuoto incolmabile della mancanza di confronto.
fonte: http://www.osservatoreitalia.it/index.asp?art=167