A.A.A. GLI ITALIANI CERCANO DIRITTI E GARANZIE DALL’EUROPA

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di Cinzia Marchegiani.

Questa è la foto dell’aggressione dei poliziotti in borghese che ieri a Roma hanno causato il ricovero di Sandro Biviano presso l’ospedale Santo Spirito, mentre sfilavano nel corteo pacifico. Stavano chiedendo il diritto alle cure compassionevoli con il metodo stamina, mentre il Consiglio dei Ministri doveva valutarne una procedura d’urgenza. Un’immagine ormai diventata virale che viaggia sul web, inutile riportare i commenti degli utenti.

E’ esplicita ed eloquente l’istantanea che purtroppo riporta questo paese forse in un’epoca storica mai esistita. Ma ieri l’Unione Europea ha intimato, tramite il commissario UE Affari Interni, Cecilia Malmostrom pesanti procedure d’infrazione solo in merito alle immagini shock relative alle condizioni in cui versano gli immigrati nel centro di accoglienza di Lampedusa. Incredibile questo rovescio della realtà, la foto in questione è una denuncia tangibile, e altrettanto anche i filmati (già in archivio per eventuali denunce), che raccontano nei dettagli l’aggressione.

Lo Stato Italiano in questo ci appare muto e lontano: non esiste ammonimento, non esiste responsabilità da accertare, ormai in troppi si domandano dov’è l’Europa per i diritti umanitari degli stessi stati membri? Chiedono il rispetto dei diritti sacrosanti soprattutto perché le vittime in quest’episodio sono persone malate e impotenti, c’è rammarico e sdegno poiché chi difendeva senza violenza quest’aggressione, è stato caricato e arrestato sotto gli occhi increduli dei testimoni.

Rabbia, vergogna e nausea sono le emozioni che non si riescono più a placare, questa è la risposta che simbolicamente le rappresenta tutte, di Felice Massaro:

“Manifestare è un diritto, caro poliziotto in borghese. E chi difende lo striscione, simbolo di quel diritto, è un cittadino che non va portato nella camionetta.

Quel cittadino difende il diritto alla salute e il rispetto di una legge dello Stato.
Chiede che le sentenze dei giudici dello Stato Italiano vengano rispettate.
Chiede tutto questo mentre protegge con le sue mani un giovane meraviglioso che improvvisamente diventa disabile.
Quel giovane è il simbolo delle nostre sofferenze che la tua insolente arroganza oggi ha profanato.

Un poliziotto al servizio di uno Stato che ancora oggi, almeno sulla carta, è uno Stato di diritto non può permettersi di fare lo spavaldo.

Lo status di poliziotto non conferisce la licenza a considerare tutto questo, con insolente arroganza.
Quella divisa devi rispettarla tu per primo, onorando il tuo compito e difendendo chi manifesta per la legalità.
A rispettare quella divisa, invece, nonostante tutto, al posto tuo lo ha fatto quel ragazzo.
Non ha avuto nessuna reazione nei tuoi riguardi solo perché ha visto in te non l’uomo ma la divisa.
E tu addirittura lo hai fermato portandolo in Questura.

Il miglior consiglio che ti possa dare è di recarti immediatamente in Procura e denunciarti.
Se non lo farai tu andremo certamente noi a denunciare questo sopruso.
Servirà anche per garantire ai nostri figli la speranza di vivere in un Paese libero. Libero nei fatti e non solo sulla carta
.”

Per questo e tante altre impunità da verificare, sarà il nostro giornale il mittente personale che porterà le istanze emerse al Commissario UE per i diritti umani, il lèttone Nils Muižnieks. In Italia ormai la politica è diventata solo appannaggio dei privilegi e sordo alle questioni sociali del proprio paese. C’è una degenerazione in atto che nulla ha in comune con le patologie genetiche che questi malati stanno cercando di affrontare come conquista al principio dell’autodeterminazione, ognuno è libero di vivere e curarsi come il paziente e il medico meglio credono, nessuno può annullare questo principio, lo dice anche la legge europea 1394/2007, quelle infusioni, su base non ripetitiva possono essere attuate….sotto l’esclusiva responsabilità professionale di un medico, in esecuzione di una prescrizione medica individuale per un prodotto specifico destinato a un determinato paziente, assicurando al tempo stesso che non siano violate le pertinenti norme comunitarie relative alla qualità e alla sicurezza.” E agli Spedali di Brescia esiste un equipe ospedaliera, che verifica e procede ai controlli di sicurezza in obbligo dalle leggi, il prodotto caratterizzato dal biologo stamina e non viceversa, la somministrazione non è opera di miscugli ambigui e chissà quale diavoleria si vuole dipingere….

fonte: http://www.osservatoreitalia.it/index.asp?art=175

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