INCHIESTA: ISRAELE-USA. SLA, ARRIVA IL TRATTAMENTO RIVOLUZIONARIO CON LE STAMINALI MESENCHIMALI

staminali

di Cinzia Marchegiani.

Staminali mesenchimali si, staminali mesenchimali no! Il dilemma sembra ormai dileguarsi come neve al sole, dopo un dibattito acceso sollevato in Italia dal caso Stamina e dibattuto fortemente dalla senatrice Cattaneo che asseriva che le staminali mesenchimali non potevano trasformarsi in neuroni e quindi non potevano avere un ruolo decisivo per le malattie neuro-degenerative. La Cattaneo in un’intervista spiegava: “Ad oggi non è infatti possibile trasformare le cellule mesenchimali che in genere possono dare origine a tessuto osseo, cartilagineo e adiposo in neuroni”.

Elena Cattaneo, che in seno alla battaglia contro le terapie compassionevoli effettuate agli Spedali Civili di Brescia col metodo Stamina (che utilizzava cellule staminali prelevate dallo stroma osseo) fu nominata senatrice a vita da Giorgio Napolitano è soprattutto ricordata per le sue incessanti battaglie in passato spese invano per opporsi all’estromissione dei progetti di ricerche che utilizzavano le staminali embrionali al bando di ricerca sanitaria riferito all’anno 2008 che metteva a disposizione un fondo di ben 8 milioni di euro per la ricerca italiana.

Né il ricorso al Tar del Lazio (n. 3751/2009) né quello successivo al Consiglio di Stato nel dicembre 2009 diedero ragione alla Cattaneo, niente finanziamenti per le staminali embrionali. Le stesse staminali embrionali in realtà l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha stabilito che non sono adatte per uso terapeutico poiché ancora hanno problemi legati all’instabilità cromosomiale, tutta colpa del loro forte potenziale cancerogeno.

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