“Libertà di cura: una scelta europea”, convegno tenutosi il 3 giugno 2017 a Firenze al Cinehall Odeon. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Assis con la mediapartnership di Terra Nuova.
Nell’attuale clima di tensione e pensiero unico nel campo della medicina e della salute, è necessario lasciarsi alle spalle le battaglie ideologiche e puntare a una seria riflessione collettiva e a una rinnovata consapevolezza.
Introduzione di Claudia Benatti, giornalista del mensile Terra Nuova: “Discutere di scienza e medicina è esercitare democrazia e fare informazione”
A seguire gli interventi di:
Prof.ssa Roberta Lanfredini, professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Firenze: “Dogma contro critica. Alcune riflessioni epistemologiche”.
Abstract: Solitamente si pensa alla scienza come il regno indiscusso dell’oggettività, della neutralità, della verità. La storia della scienza e le riflessioni di molti epistemologi hanno tuttavia mostrato come questa sia una visione estremamente semplicistica e parziale del discorso scientifico. In realtà in molte significative occasioni la discussione critica e la proliferazione di ipotesi alternative è stata essenziale per l’efficacia del metodo scientifico; il che permette di riqualificare e riabilitare l’atteggiamento critico (contro quello dogmatico) a fini scientifici (e non esoterici, o addirittura superstiziosi).
Avv. Fausto Gianelli, Associazione Nazionale Giuristi Democratici: “Dal diritto alla salute all’obbligo di cura – L’art 32 e i principi costituzionali in materia di libera scelta sanitaria”
Prof Luca Poma, giornalista e portavoce della Campagna Giù le mani dai bambini: “Le pressioni del marketing pharma e la libertà di scelta terapeutica: l’EBM è il verbo…?”
Prof Piergiorgio Duca, docente di Statistica Medica e Biometria Università di Milano e presidente di Medicina Democratica: “Medicina Democratica 1976-2017: promuovere la partecipazione per promuovere la salute”
Dr Roberto Volpi, epidemiologo e statistico sanitario: “Neppure i dati epidemiologici sono un’opinione. Tra dati ignorati, non detti, camuffati si drammatizza una realtà che non ha niente di drammatico.
Prof Ivan Cavicchi, docente di sociologia dell’organizzazione sanitaria alla facoltà di medicina di Tor Vergata: “La deontologia medica tra politiche economiche e cambiamenti sociali”.
Sen. Maurizio Romani, vicepresidente della commissione Igiene e Sanità del Senato.
N.B.
“Quando vengono trattati problemi legati alla vita umana, dobbiamo stare molto attenti a non sovrastimare la scienza e i metodi scientifici; non dobbiamo dare per scontato che gli esperti siano gli unici ad avere il diritto di trattare questioni che riguardano l’organizzazione della società.”
Albert Einstein