E anche Roberta oggi ha dato l’addio alla nostra bella Italia…
La sofferenza di quell’attimo, quell’istante che ti distacca completamente le radici, per piantarle in una terra più sana…
E si, perché stiamo aspettando il grande giorno, tutti in attesa che LE COSE CAMBIERANNO PRIMA O POI, nel frattempo solo quest’anno, ho visto 5 amici lasciare tutto per la disperazione…
E mentre si registra che gli italiani migrati all’estero, sono più di 108.000 nel 2016, in Italia spopola Gianluca Vacchi sul web, con più di un milione di follower…
Qui all’estero non arrivano (per fortuna) certe notizie, girano in continuazione i suoi video e i suoi like…
E mentre all’estero, ci facciamo un mazzo tanto, per dimostrare che non siamo solo mafia, spaghetti, pizza e bunga bunga, ci ritroviamo il nuovo prototipo italiano… Il Ricco con la faccia di merda che fa le foto nel lusso, mentre la sua terra ricca, sprofonda nella merda…
Fa strano ogni volta sentirsi dire voi italiani avete troppo e non date più nulla… Questo pensano di noi, questo arriva grazie a ciò che postate tutti i giorni, ciò che sogniamo di diventare…
E quando persone come me, Roberta e altre 108.000 persone, cercano di ricominciare da zero in terre ancora non predominate dall’individualismo e dal materialismo, in Italia tutto tace, o meglio la gente chiacchiera, ma lo fa sui social, nel frattempo nei suoi cieli continuano a volare elicotteri privati di mafiosi, ma tutto tace… Qualcuno prima o poi li salverà… Nel frattempo noi all’estero, oltre a dimostrare di non essere mafia spaghetti e bunga bunga, ora dobbiamo spiegare che amiamo lavorare, che non siamo parte di quel milione e passa di follower di Gianluca Vacchi, non stiamo in terre non nostre per proclamare ricchezza, vogliamo solo serenità e futuro…
E mentre negli aeroporti ci lasciamo i nostri cuori, negli ultimi abbracci ci trasciniamo lacrime nel quotidiano.
Ció succede quando i figli incominciano a dimenticare l’italiano, quando ti chiedono cosa aveva Roma di bello, non poterglielo raccontare camminando e indicando loro le immense bellezze di quel nome di città scritto sui loro documenti…
Perché anche chi cantava BELLA CIAO con orgoglio, con la bandiera del rivoluzionario, oggi pare stia dormendo in qualche angolo della sua città, in silenzio…
Tutto tace mentre Roberta getta lacrime di dolore sulle spalle di chi per 25 anni l’ha affiancata e amata…
Nello sconforto quotidiano, una psicologa, mi ha spiegato che il distacco con la propria terra, con i propri cari, è lo stesso distacco che si prova con il lutto… Percepire che si ama profondamente qualcuno, ma non si può averlo più accanto, ne tantomeno ci si può condividere più un emozione…
Nessuno cancellerà quel rumore di quella valigia, girarsi e vedere tutti in lacrime, volare e realizzare di aver lasciato ciò che amavi, ma che stavano distruggendo…
O partigiano, portami via… Libertà libertà libertà… Parole forti, a cui ho creduto, ma che ho trovato solo a 18 mila km dalla mia patria…
Vai Gianluca Vacchi,continua a dimostrare di cosa sono capaci gli italiani, noi nel frattempo passiamo le ore a spiegare che c’è chi si alza alle cinque del mattino e si fa il mazzo, chi combatte tutti i giorni contro le ingiustizie, chi manifesta,chi sciopera… GLI INVISIBILI.
L’Italia è Gianluca Vacchi… Vai Robertina, vai amica mia, prova a rinascere, vai e dimostra che gli italiani siamo anche noi, quelli che hanno combattuto contro le ingiustizie, le mafie, quelli dei mille sacrifici e il tanto amore per la propria famiglia, la propria patria.
E TUTTI QUELLI CHE PASSERANNO, TI DIRANNO… CHE BEL FIOR.