Le Filippine sono il paese più cattolico dell’Asia ed il più grande alleato americano nell’area in funzione anticinese. Colonizzate prima dagli spagnoli, poi dagli Usa hanno pagato con un milione di morti la propria lotta per un’indipendenza che si è rivelata troppo spesso condizionata dalle politiche statunitensi. Al potere si sono succedute elite corrotte ed inefficienti, il paese non ha conosciuto alcuna riforma e nelle sue campagne regna un vero e proprio feudalesimo. Il sogno di tutti è fuggire. Folle di disperati gonfiano migliaia di baraccopoli nella capitale Manila e decine di migliaia di giovanissime rischiano la propria vita vittime dei traffici legati all’emigrazione illegale. Intanto cresce il fenomeno dei bambini di strada, della prostituzione infantile e della pedopornografia.
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