Presadiretta – Sazi da morire

Presadiretta di Riccardo Iacona linkata per chi non riesce a visualizzare dal sito Rai.tv causa “malfunzionamento” dello script silverlight…


06/03/2016

SAZI DA MORIRE.

Un’inchiesta dedicata alle cattive abitudini alimentari e al racconto di quanto queste incidono sulla nostra salute. Il Servizio Sanitario Nazionale non riesce ad affrontare la spesa crescente, allora come fare?

Viviamo sempre più a lungo, ma con l’età aumentano anche le malattie come diabete, ipertensione, cancro, Alzheimer e con loro, il consumo delle medicine per curarle. Noi italiani siamo quelli che in Europa vivono di più, ma anche quelli che si ammalano di più. E non ce lo possiamo più permettere.

E allora, come fare a vivere a lungo senza ammalarsi?

Un viaggio che dall’Italia arriva fino in Ecuador, per scoprire come la risposta a questa domanda è nella prevenzione, che si fa con il cibo e la corretta alimentazione prima di tutto.

Le telecamere di PRESADIRETTA hanno raccontato i problemi e raccolto le risposte che la medicina più all’avanguardia sta mettendo a punto. Il problema dell’obesità, che nel nostro paese è triplicata negli ultimi 30 anni, la dieta sbagliata, le abitudini alimentari legate alla tradizione e il consumo eccessivo di proteine animali.

Sono andate in Ecuador, dove in esclusiva per PRESADIRETTA hanno raccontato l’incredibile esperienza scientifica condotta su una piccola comunità di nani. A condurla è un italiano, Valter Longo che dirige il prestigioso Istituto della Longevità della University of Southern California di Los Angeles. Lui è stato uno dei primi al mondo a indagare sui meccanismi che controllano l’invecchiamento e la loro relazione con cosa e come mangiamo. Il primo a intuire che forse, nella mutazione del codice genetico di questi uomini e donne alti non più di un metro potrebbe essere custodito per tutti noi l’elisir di lunga vita.

SIRIA SOS PROFUGHI.

Gli sfollati siriani che hanno abbandonato la propria casa e la propria città sono più di 13 milioni, quasi 5 milioni i rifugiati che hanno lasciato il paese e quasi 2 milioni quelli che ancora vivono sotto le bombe o in stato di assedio.

Storie e testimonianze dalla guerra siriana dove sono stati bombardati ospedali, strutture mediche e zone densamente abitate.

L’esperienza delle navi di Medici Senza Frontiere, che la scorsa estate hanno passato cinque mesi a salvare vite umane nel Mediterraneo: 18mila vite strappate alla morte. Un reportage dal Libano, il paese dove ormai un quarto della popolazione è costituito dai profughi della guerra siriana. E in esclusiva per PRESADIRETTA il primo corridoio umanitario Libano/Italia che ha portato in salvo 93 rifugiati siriani, con visto umanitario. Un’operazione organizzata dalla Comunità di Sant’ Egidio, la federazione delle Chiese Evangeliche e la Tavola Valdese, in accordo col Governo Italiano. Un esempio da mostrare nell’Europa dei muri e delle frontiere chiuse a chi fugge dalle guerre.

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