Le puntate di BLU NOTTE di Carlo Lucarelli linkate per chi non riesce a visualizzare dal sito Rai.tv causa “malfunzionamento” dello script silverlight …
16/10/2009
Sulla vicenda di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin si è parlato molto e il Parlamento ha creato una Commissione d’Inchiesta che ha lavorato per anni.
Ma una versione univoca sulle cause della morte dei due giornalisti del Tg3 della Rai ancora non c’è. Come non c’è una descrizione univoca della dinamica dell’attentato: agguato per rapina – con colpi di Kalashnikov sparati da lontano – come conclude la relazione di maggioranza della Commissione Parlamentare presieduta dall’onorevole Carlo Taormina, o esecuzione – con colpi di pistola sparati a bruciapelo – come sembrano confermare tutte le testimonianza raccolte subito dopo l’eccidio.
I misteri intorno all’agguato del 20 marzo 1994 a Mogadiscio sono tanti: a cominciare dalla dinamica dell’aggressione, passando alla condanna a 26 anni di Hashi Omar Hassan, il cittadino somalo venuto in Italia per testimoniare e poi condannato per il duplice omicidio, fino alla scomparsa di alcune cassette con l’intervista al sultano di Bosaso, l’ultima intervista realizzata da Ilaria e Miran in Somalia.
Ilaria e Miran probabilmente avevano scoperto qualcosa di inquietante: traffici internazionali di rifiuti tossici e di armi, nascosti dietro la cooperazione internazionale ai paesi in via di sviluppo.
Analizzando tutta la documentazione, le evidenze e i dettagli legati a quel tragico 20 marzo del 1994, si porta alla conoscenza di tutti un mistero ancora irrisolto, ma anche una vicenda profondamente umana dove spicca la figura e la dignità dei genitori di Ilaria.