Vaccino Gardasil – le case farmaceutiche negano tutto

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Maître Jean-Christophe Coubris, Marie-Océane ed i suoi genitori.

di Norine Raja.

Venerdì scorso (22/11/2013), la diciottenne Marie-Océane ha presentato una denuncia contro la casa farmaceutica Sanofi Pasteur, che commercializza il Gardasil. Destinato a prevenire il cancro al collo dell’utero, il vaccino l’avrebbe fatta ammalare, provocandole la sclerosi multipla. Me Jean-Christophe Coubris, il suo avvocato, ha risposto alle nostre domande.

ELLE.fr. – È stato stabilito un legame tra la patologia di Marie-Océane e il vaccino Gardasil?

Me Jean-Christophe Coubris – Sì, abbiamo ottenuto una perizia che ha mostrato il legame di responsabilità tra il vaccino e la malattia: si tratta di una prova scientifica. Certo, tutte le vittime hanno un terreno favorevole per lo sviluppo di una malattia, ma non sappiamo quale. Marie-Océane ha una vulnerabilità genetica. È per questo motivo che il risarcimento dei danni da lei subiti è stato ridotto al 50%. Ma prima di essere vaccinata, Marie era in piena forma e non soffriva di alcuna malattia.

ELLE.fr. – Eppure, l’azienda Sanofi parla di semplice coincidenza …

Me Jean-Christophe Coubris – Ci sono stati 352 casi gravi dal 2006 al 2011. A Sanofi rispondo che ci sono quantomeno parecchie coincidenze. Decine di ragazze mi hanno contattato dopo il deposito della denuncia. Occorrerà spiegare loro che è stato solo un caso a farle ammalare qualche settimana dopo la vaccinazione.

ELLE.fr. – La vostra denuncia si rivolge anche all’agenzia del farmaco. Per quale motivo?

Me Jean-Christophe Coubris – Diversi scandali hanno dimostrato che vi è un malfunzionamento del sistema di sicurezza del farmaco. L’aspetto positivo è che il vaccino è stato immediatamente messo sotto sorveglianza. A Bordeaux è stato istituito un centro di farmacovigilanza che è responsabile della raccolta di tutte le dichiarazioni di effetti collaterali del Paese. Normalmente, il tutto avviene a livello regionale. Dal 2008, il Centro è stato informato di casi analoghi alla patologia di Marie-Oceane. Ho una lettera datata aprile 2011 che lo stabilisce. Disponendo di queste informazioni, l’agenzia avrebbe dovuto agire nei confronti della casa farmaceutica richiedendo che questa registrasse gli effetti indesiderati. Ma nel foglio illustrativo non ve n’è traccia alcuna. E a tutt’oggi l’azienda nega tutto, affermando che non esistono prove.

ELLE.fr. – Che cosa sperate di ottenere avviando questa procedura? Sensibilizzare le donne? Far vietare il vaccino?

Me Jean-Christophe Coubris – In primo luogo, mi auguro che tutte le donne siano informate dei possibili rischi. Penso che sia arrivato il momento. Mi domando, inoltre, quale sia lo scopo del Gardasil sul mercato farmaceutico. Il cancro al collo dell’utero è oggi al 15mo posto tra le malattie contraibili. Il numero di decessi è diminuito, considerato che il Pap-test consente di prevenire i rischi a monte e, quindi, di fornire un trattamento adeguato. La malattia è in recessione, ma ci sono circa 350 casi di eventi avversi gravi; se però si considera che il 10% di tali eventi perviene alla farmacovigilanza, la cifra potrebbe raggiungere i 3600 … Di fronte a tali constatazioni, credo effettivamente che chiederò un divieto.

ELLE.fr. – Siamo all’alba di un nuovo scandalo sanitario?

Me Jean-Christophe Coubris – Lo studio ha una certa esperienza in questo tipo di attività (Jean-Christophe Coubris ha difeso le vittime del Mediatore, della società PIP e delle pillole contraccettive di terza e quarta generazione, ndr.) Abbiamo raccolto le testimonianze di decine di vittime che raccontano il calvario che hanno vissuto e che attualmente soffrono di gravissime malattie autoimmuni, sclerosi multipla, encefalomieliti. Chiederò di visionare le loro cartelle e, dopo averle esaminate, deciderò se presentare denuncia o no. Anche alcune associazioni hanno deciso di unirsi alla battaglia. Abbiamo i numeri giusti per affrontare le case farmaceutiche.

Traduzione e testi a cura di Angelica Perrini e Sauro Scarpeccio

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