Morte per virus da vaccino contro il morbillo 15 mesi dopo la vaccinazione

La morte di un ventenne mette in evidenza i pericoli del vaccino che il “CDC” conosce da decenni.

by Celeste McGovern, Ghost Ship Media

Il 3 settembre 1992, un giovane di 20 anni affetto da emofilia A e infezione da “HIV” asintomatica ricevette un vaccino “MMR” per soddisfare il requisito di vaccinazione del college per una seconda dose di vaccino contro il morbillo.

A luglio dell’anno seguente, dieci mesi dopo la vaccinazione, fu affetto da tosse secca, brividi e sudorazioni notturne.

 Il 30 luglio 1993, fu visitato dal suo medico e un mese dopo fu ricoverato in ospedale perché aveva perso peso, era febbricitante e stava lottando per poter respirare.

Il 6 ottobre 1993, 13 mesi dopo essere stato vaccinato, i medici eseguirono una biopsia a polmone aperto sul giovane. I prelievi rivelarono una infezione da morbillo e gli fu diagnosticata una polmonite da morbillo. I campioni di virus furono archiviati. Fu curato, stabilizzato e fu dimesso dall’ospedale il 29 ottobre.

Il mese successivo ritornò in ospedale, tuttavia, a causa del peggioramento dei problemi respiratori, dolori al petto, nausea e vomito fu trattato di nuovo; i suoi polmoni furono drenati e venne dimesso il 23 novembre.

Il 27 novembre, il giovane tornò in ospedale a causa di nausea, vomito e disidratazione.

Il 13 dicembre gli venne diagnosticata una encefalite – -il suo cervello si stava gonfiando.

Il 17 dicembre 1993, 15 mesi dopo la vaccinazione, morì. Nel 1995, per ragioni non divulgate, i medici ricercatori decisero di esaminare il virus del morbillo isolato nei campioni di tessuto bioptico polmonare prelevati dal giovane nell’ottobre 1993. Analizzarono il genoma di questo virus e lo confrontarono con la sequenza del ceppo del virus vaccinale “Moraten” costatando che differivano solo di due nucleotidi, confermando quindi sostanzialmente l’identità del virus isolato con il campione bioptico polmonare del giovane, cioè virus vaccinale “Moraten”.

Il “The Centers for Disease Control and Prevention] CDC”

fu informato di questi risultati nel marzo 1996 e analisi supplementari eseguite presso il “CDC” stesso confermarono la conclusione che il vaccino “Moraten” fosse stata la fonte del virus del morbillo analizzato, come riferito dall’agenzia stessa nel suo rapporto settimanale sulla mortalità e morbilità ( MMWR) nel 1996

Mentre [il CDC] scatena il terrore per le epidemie di morbillo “wild”, sta nascondendo i pericoli che conosce sul suo virus del vaccino ingegnerizzato.

Il morbillo associato al vaccino

Lo studio recensito qui è degli anni ’90, ma ciò è ancora più problematico dal momento che solleva una serie di gravi problemi di salute pubblica che il “CDC” conosce da decenni ma che non ha ancora cercato di affrontare.

 Peggio ancora, non ha ancora rivelato questi noti pericoli al pubblico. Mentre scatena il terrore per le epidemie di morbillo, sta nascondendo i pericoli che conosce sul suo virus del vaccino ingegnerizzato.

Il “CDC” ha saputo da decenni che il suo virus vaccinale contro il morbillo può causare infezioni, che quelle infezioni possono nascondersi silenziosamente nelle persone per un lungo periodo e possono uccidere, che il virus è presente nelle urine di individui vaccinati e che può diffondersi. Nel 2011, ad esempio, i medici hanno dimesso dall’ospedale una lavoratrice teatrale di 22 anni a New York con il morbillo in piena fase attiva e quindi libera di girovagare per le strade. Pensavano che fosse malata solo da “morbillo associato al vaccino”

Sembra proprio come il morbillo naturale, ma ai medici viene detto di non tenerne conto quando si verifica nei vaccinati recenti perché non può diffondersi.

Si sbagliavano. La vaccinata Measles Mary ha diffuso la malattia da vaccino a quattro dei suoi contatti (due dei quali erano stati completamente vaccinati) che hanno diffuso la malattia fino a quando non si è verificata un’epidemia. Come oggi, quasi certamente sarà stata accusata di essere una “anti-vaxxer” irresponsabile, anche se tutto è iniziato con un ago da vaccino.

Le persone vaccinate diffondono virus vivi che possono infettare e replicarsi in modo incontrollato in pazienti immuno compromessi.

Falso avvertimento

La salute pubblica avverte i pazienti immuno compromessi che potrebbero contrarre la malattia contro la quale sono stati vaccinati con un vaccino a virus vivi. Ma li avverte che i segni dell’infezione potrebbero comparire più di un anno dopo? O che ne potrebbero morire? No. Al resto di noi tutti viene narrata la storia secondo la quale tutti dobbiamo ricevere i vaccini per realizzare “l’immunità di gregge” in modo che le persone che hanno un sistema immunitario debole o danneggiato siano protette.  Ma la verità è che gli individui immuno compromessi sono i più vulnerabili ai pericoli derivanti dagli individui vaccinati. Le persone vaccinate diffondono virus vivi che possono infettare e replicarsi in modo incontrollabile nei pazienti immuno compromessi. Queste persone sono quelle che hanno più probabilità di sperimentare gravi effetti collaterali dalla vaccinazione. 

La salute pubblica sa che molti dei più suscettibili ai danni da infezioni sono anche i più vulnerabili ai danni del vaccino – – come il caso dello studio descritto sopra o questi qui , qui e qui .

Chi è a rischio?

La verità è che le persone del “CDC” sono al corrente che alcuni bambini saranno devastati dai vaccini ma non lo sanno in anticipo. La vaccinazione è un gioco d’azzardo. Come facciamo a sapere che un bambino non è immuno-compromesso prima di dargli un vaccino? Questi bambini sono i più a rischio per gravi lesioni da vaccino, eppure non si fa nulla per identificarli. Nessuno nella salute pubblica sta proponendo uno screening dei bambini prima della vaccinazione per proteggerli.

Semplicemente non sono interessati a quei bambini che pagheranno il prezzo per il “gregge”.

Inoltre, se la salute pubblica ha saputo per decenni che una persona può sviluppare un’infezione da un virus, presumibilmente attenuato, più di un anno dopo l’iniezione, perché tutti gli studi sulla sicurezza del vaccino seguono i pazienti solo per settimane o addirittura solo per pochi giorni dopo la vaccinazione?

E quanto è comune l’infezione da vaccino a insorgenza tardiva?

 Quanti pazienti che sviluppano infezioni vengono sottoposti a biopsia e quante di queste biopsie sono “sequenziate” e confrontate con il ceppo vaccinale? 

Quasi nessuna, scommetto. Il “CDC” non ha dichiarato il motivo della ricerca per questo caso analizzato, probabilmente è perché stata la conseguenza di una richiesta di risarcimento per il decesso del paziente. Potrebbe essere che centinaia o migliaia di infezioni sono dovute a ceppi correlati al vaccino ma non sono mai state testate per questo. Se sembra un’ipotesi, lo è. Ma fino a quando non ci sarà uno studio scientifico serio non può essere esclusa. La scienza è difficilmente appagata se non conosciamo le risposte a domande fondamentali come con quale frequenza le persone vengono infettate dal virus vaccinale.

La verità è che la narrativa della salute pubblica su di un “supposto benigno virus vaccinale e multimiliardario” che calpesta un “terrificante virus del morbillo selvaggio” si sta scalfendo. 

Quasi 30 anni fa, un giovane morì e la salute pubblica sapeva la verità su quella morte. Avrebbero dovuto affrontare il problema seriamente. Ma non lo hanno fatto.

fonte: https://childrenshealthdefense.org/news/cdc-case-study-death-from-measles-vaccine-virus-15-months-after-vaccination/

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