di Alberto Orioli
Come si dice, quando una navetta spaziale si posa su una stella cometa ?
Conosciamo l’atterraggio, l’ammaraggio, l’allunaggio … ora dovremo impratichirci anche con il brutto neologismo dell’ accometaggio.
Già, perchè è così straordinaria l’avventura dell’ ander Philae che si posa sulla cometa GCG67P, che non abbiamo nemmeno una parola per descriverla.
L’avventura spaziale della sonda Rosetta, da cui l’ ander si è staccato 2 giorni fa, è una eccezionale prova di lungimiranza strategica perchè iniziata 10 anni fa ed è anche un rilevante campionario di una parte del Made in Italy che troppo spesso tendiamo a dimenticare.
Sono italiani :
- I sistemi di controllo di bordo della sonda,
- I sottosistemi dell’ ander,
- Lo spettrometro che analizzerà le parti solide della cometa,
- Italiano è il sistema di rilevazione delle polveri,
- Gli strumenti per i carotaggi,
- Tutti gli strumenti di simulazione a terra che hanno consentito di formare la squadra del Fight Control.
L’avventura di Rosetta ci insegna che c’è un’Italia della ricerca e della tecnologia poco raccontata, eppure vitale e centrale per il vero rinascimento del nostro paese.
C’è una manifattura legata alla ricerca che vale quattrocento miliardi di esportazioni.
Il Made in Italy è si lusso, moda vini, abbigliamento, mobile e design, ma è anche per il 70% del nostro surplus commerciale frutto di settori quali:
- L’automazione meccanica (i robot),
- La produzione di nicchia della chimica, della gomma,
- La farmaceutica, ove l’Italia ha avuto la più importante performance in esportazione.
Il commercio mondiale si può dividere in circa 5.500 prodotti, in oltre un terzo dei quali l’Italia è tra i primi 5 paesi del mondo.
A volte davvero la materia prima che ci manca è l’ ORGOGLIO.