“Caro ministro Profumo sono un alunno della quinta e sono contento che sei venuto a visitare la nostra scuola.
Il preside cerca di fare miracoli per noi.
Abbiamo le maestre e di bidelli ce ne sono tre soli in tutta la scuola.
Siamo senza riscaldamenti, abbiamo i bagni rotti, la palestre fuori uso, non abbiamo neanche una stanza per fare progetti.
La classe è sempre sporca, danno una scopata veloce e neanche puliscono i banchi, spesso li puliamo noi.
Abbiamo anche i vetri rotti e i muri scrostati.
Caro ministro questa lettera è per te.
Noi siamo come tutti gli altri bambini.
Se tu avessi figli e nipoti li manderesti in una scuola come questa?”