L’arte di vivere senza arti

Vorrei regalarvi/mi un po’ di speranza e coraggio…sotto-forma di una romantica storia, quella di Nick Vujicic.

Parlo per conto di un ragazzo…di un uomo che sta cercando di raggiungere ogni angolo del mondo per diffondere semplicemente la voglia di credere in se stessi.

Parlo di un uomo che non crede di avere un problema più grande degli altri, perché il proprio dolore non si paragona con quello degli altri…perché ognuno di noi ha i suoi demoni e non importa quanto piccoli siano per gli altri… sono i nostri…ed i nostri…sono sempre insormontabili.

La commovente storia di Nick comincia 24 anni fa, quando in un ospedale di Melbourne (Australia) un dottore impallidisce tirando fuori un neonato senza né gambe né braccia, senza nessuna ragione medica o malattia che potesse spiegarlo.

Profondamente credente e con una famiglia stupenda che lo ha sempre sostenuto, solo Nick sa cosa si può provare…

Gli occhi della gente per strada, i compagni di scuola nella loro età più crudele…l’impossibilità di cambiare tutto questo e di avere una vita normale.

Ma con una tenacia pari solo a quella dei grandi guerrieri ed aggrappato al Dio in cui crede, Nick ha la simpatia paragonabile a quella di un comico, numerosi sono i video su Youtube in cui prende in giro se stesso, ancora più numerose le interviste…ed i video in cui mostra come radersi, aprire le porte, tuffarsi e farsi il caffè usando solo la testa.

Ma qualcosa di ancora più straordinario sta succedendo. Negli ultimi due anni Nick sta girando il mondo, scuole, chiese, campi di rifugiati, orfanotrofi, ospedali; Nick è in turnè per spiegare al mondo che…cito sue parole:

è una bugia pensare di non essere bravi abbastanza, è una bugia credere di non valere niente. Se ci concentriamo sulle cose che avremmo potuto avere, sulle cose che vogliamo avere, non ci accorgeremo mai di quello che abbiamo, vi confesso che ancora oggi, continuo a pregare Dio perché mi dia Braccia e Gambe, immaginate se succedesse qui; un miracolo in diretta Tv. Quante persone comincerebbero a credere in Dio? Ma quando penso alla mia vita preferisco pensare che…non mi serve un miracolo per me stesso, perché forse…forse io potrei essere un miracolo per qualcun altro”.

Sta incantando platee intere facendole ridere e piangere allo stesso tempo…e solo gli oratori più bravi sanno quanto è difficile conciliare le due cose nello stesso discorso.

E’ stato invitato dallo stato della Liberia in Africa, uno degli stati con la percentuali di mutilati più alta al mondo, 40.000 persone che hanno perso gli arti a causa di guerre e mine antiuomo.

Nick ha parlato a quella platea come ha già fatto in Cina, Giappone, Africa, Stati Unititi, 22 sono le nazioni visitate sino ad oggi da Nick, tutte per un’unica ragione, ricordarci che tutti abbiamo uno scopo nella vita e tutti possiamo raggiungerlo, e più tempo passiamo a pensare che non sia così o che non siamo in grado di farcela…più questo avverrà.

Alcuni di noi si aggrappano ai propri sogni, altri alle persone che hanno attorno, qualcuno alla musica, altri come Nick , a Dio, qualsiasi sia il motore che ci mandi avanti…

Un grazie particolare a Nick per la sua infinita lotta contro le paure dell’ animo umano.

Vi consiglio di guardare un raro video doppiato in italiano, una grande lezione di vita!!

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