La trasmissione L’inchiesta linkata dal sito RaiNews24
IL PARADOSSO DEL KAZAKHSTAN
“I Kazaki lo chiamano Karachaganak.
E’ un pezzo di steppa al confine tra il Kazakhstan e la Russia.
Terra piatta come l’orizzonte, fin dove riesce a spingersi lo sguardo.
Terra ricca di riserve energetiche intrappolate sotto la volta di sale di un mare fossile.
Cinque chilometri sotto i nostri piedi c’e’ uno dei piu’ grandi giacimenti di idrocarburi del mondo, un enorme “uovo” fatto di petrolio e di gas che si estende per decine di chilometri.
La buona notizia e’ che grazie a un contratto quarantennale con la Repubblica del Kazakhstan e’ un consorzio guidato dall’italiana Eni e dalla britannica British Gas a estrarre questa immensa ricchezza. Quella cattiva e’ che quel mare di gas che potrebbe soddisfare per decenni la sete di energia dell’Italia da queste parti e’ poco piu’ di una scoria, un’impurita’ di cui disfarsi”.