La trasmissione L’inchiesta linkata dal sito RaiNews24
Il 4 marzo 2005 Vodafone Grecia scopre un software spionistico nel suo sistema.
Il 9 marzo, Costas Tsalikidis, manager per la sicurezza per la compagnia di proprietà inglese, viene trovato impiccato nel suo appartamento.
Il 10 marzo il CEO di Vodafone Koronias si reca dal Primo ministro comunicandogli che il suo telefono, cosi’ come quelli di tutte le piu’ alte cariche dello Stato sono stati spiati per mesi.
Scoppia il piu’ grande scandalo della recente storia greca.
La durissima polemica che ne scaturisce (e che dura ancora) coinvolge politici, aziende straniere di telefonia, servizi segreti, societa’ di ‘intelligence’ internazionali.
Il 21 luglio 2006 Amedeo Bove, il supermanger della ‘security’ Telecom si suicida a Napoli. La sua morte avviene mentre la Telecom e’ travolta dallo scandalo delle intercettazioni.
Anche qui gli aspetti inquietanti sono molteplici. Attraverso il sistema Radar che Bove controllava era possibile accedere, senza lasciare traccia, ai dati sensibili di cittadini piu’ o meno noti.
Bove, inoltre, ha aiutato i magistrati di Milano a ricostruire il traffico telefonico nella zona di Via Gerzoni a Milano dove il 17 febbraio 2003 fu sequestrato l’imam Abu Omar.
L’inchiesta successiva ha permesso alla Procura milanese di spiccare i mandati di cattura contro gli agenti Cia coinvolti nel sequesto e l’arresto dei dirigenti del Sismi che avrebbero collaborato con gli agenti segreti statunitensi.
Adamo Bove e Costas Tsalikidis, due responsabile della sicurezza telefonica, due suicidi, due scandali relativi alle intercettazioni. Strane coincidenze per un unico scenario: quello dei destini delle telecomunicazioni europee.
Mentre i magistrati italiani ancora indagano sulla strana morte di Bove (e non escludono che qualcuno abbia potuto mettere in moto un meccanismo di ‘istigazione al suicidio’), i famigliari e l’avvocato del greco Tsalikis affermano che Costas e’ stato ucciso. Da chi?
http://youtu.be/nHujPcff1mY