L’ immunità di gregge

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di Francesca Kone.

Parliamo di immunità di gregge: è definito come il fenomeno per cui raggiunto un certo livello di vaccinazione tra la popolazione (il 95%) anche individui non vaccinati godono i benefici della vaccinazione, perché circondati da individui vaccinati e che evitano il propagarsi di un’eventuale epidemia.

Allora parliamone: ci sono diversi punti che fanno dubitare di questa immunità di gregge, tant’è che non è mai stata dimostrata. Si confonde il successo della vaccinazione con il cambio delle condizioni igienico-sanitarie che hanno fatto il vero lavoro di eradicazione di una malattia.

Viene spesso portata ad esempio la poliomielite, che merita un capitolo a parte, ma brevemente spiegherò come anche l’India a febbraio 2011 è stata dichiarata polio-free: acqua calda e detergente.

La Poliomielite è una malattia a trasmissione oro-fecale e per ammalarsi è necessario ingerire feci infettate dal poliovirus. Uno studio a carico del National Institute for Public Health and the Environment [1] in Olanda ha dimostrato (nuovamente) come l’utilizzo del vaccino Sabin, con poliovirus attenuati ma vivi e per via orale, aumentasse il propagarsi dell’infezione.

I virus passando indenni attraverso l’apparato digerente, riapparivano vivi e attivi nelle feci, in un Paese che come sappiamo non brillava certo per igiene e pulizia. Di fatto di polivirus selvaggio è dagli anni Sessanta che non se ne vedeva. Le ultime recrudiscenze di poliovirus selvaggio sono state evidenziate in Paesi in via di sviluppo e per un periodo limitato, mentre non mancano studi che associano piccole epidemie di poliomielite con il vaccino orale [2].

Spesso i genitori che non vaccinano i propri figli vengono accusati di vivere come parassiti a danno della società (esempio, l’ambiente scolastico frequentato dai bambini) e di mettere a rischio la salute di tutti.

Andiamo per punti: perché tu genitore che hai vaccinato hai paura di un bimbo non vaccinato? Se il vaccino esiste e tu credi in quello che hai fatto è proprio per tutelare tuo figlio dalla malattia, non dovresti temere un bimbo che starnutisce quando il tuo è protetto dal vaccino anti-influenzale.

I vaccini hanno una copertura e un’efficacia tra il 30 e 90% [3] (prendo come esempio uno studio recente sul vaccino del Rotavirus, che dimostra una copertura dell’87%). Dentro questa variabile bisogna calcolare che l’immunità di gregge potenzialmente si realizza con il 95% della popolazione vaccinata.

Considerando quindi (spero di farmi capire con la matematica creativa) che in una scuola con il 98% di bambini vaccinati, stimiamo che un 20% (rimanendo quindi molto molto bassi rispetto le stime del 30-90%) per ragioni tecniche non abbia sviluppato comunque la copertura vaccinale, si evince che con un 78% di bambini realmente vaccinati e immunizzati non abbiamo raggiunto l’immunità di gregge.

Altro punto: sappiamo che dopo i primi anni di vaccini numerosi e richiami ravvicinati all’improvviso dalla ASL non arriva nessuna cartolina. Nonostante che ci dicano che i vaccini “scadano” non riesco a capire come, arrivati 18 anni, nessuno si preoccupi più della nostra copertura vaccinale.

Quindi questo gregge di persone vaccinate che tutelano mio figlio non vaccinato, dov’è? Persone con un’età media di 40 anni che hanno visto l’ultima siringa 30 anni fa, hanno copertura vaccinale? Quindi, il gregge? L’immunità? I non vaccinati parassiti dei vaccinati?

Infatti solo alcune categorie a rischio devono sottostare a vaccini obbligatori periodicamente, (medici, infermieri, addetti alle mense pubbliche) a dimostrazione che non hanno la copertura vaccinale eterna, ma tutti gli altri?

Ultimo punto: ci dicono che vaccinare è un dovere morale e sociale nei confronti della comunità, come pagare le tasse: non ci piace ma dobbiamo farlo per goderne i benefici: a parte la dimostrazione per cui chi vaccina non collabora nonostante lo sforzo, viviamo in Europa e solo Francia e Italia si è avuto per decenni un piano di vaccinazioni obbligatorie.

Questo l’ho scoperto da quando vivo in Spagna e il mio primo commento è stato “O vivo in un Paese dove il Governo sta pianificando il genocidio, dove se davvero dovesse arrivare una pandemia siamo tutti morti, oppure visto che nessun medico firmerà mai un documento dove si prende la responsabilità civile e penale di sottoporre ad un trattamento sanitario obbligatorio un minorenne sano, evitano l’obbligo”.

La gente poi si sposta, prendiamo aerei come se fosse il bus ogni giorno, siamo quindi sempre esposti a qualunque classe di possibile infezione senza avere nessuna copertura vaccinale.

È vero, in Spagna si vaccina comunque, ma non si raggiunge il 70% della popolazione infantile: sommando questo dato con quello di Germania, Svizzera, Olanda e Regno Unito, mi dispiace dire a voi, che vivete in Italia, che siete circondati da una popolazione europea vaccinata ben al di sotto del famoso 95% per raggiungere l’immunità di gregge.

Io non voglio fare complottismo, in questa rubrica lascerò spesso domande aperte affinché ve le poniate e magari le possiate riferire ai medici di cui vi fidate. Io vi posso lasciare i riferimenti bibliografici.

Bibliografia

[1] Inactivated polio vaccine development for technology transfer using attenuated Sabin poliovirus strains to shift from Salk-IPV to Sabin-IPV. 

[2] Circulating vaccine-derived polioviruses: current state of knowledge.

[3] Rotavirus vaccination effectiveness: A case-case study in the EDICS project, Castellón (Spain).

fonte

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