L’archetipo occulto della vaccinazione

[ndt]: Una lettura originale ma paurosamente convincente e realistica del simbolismo della vaccinazione, in un mix di antropologia, sociologia e mitologia di forte attualità.

by Jon Rappoport – 21/04/2017

In molti articoli passati, ho smontato la cosiddetta scienza dei vaccini mostrando quanto sia ingannevole. Questa volta adotterò un altro approccio: esaminare gli archetipi e i simboli che circondano la vaccinazione e le conferiscono un potere occulto.

Nata come una versione grezza di omeopatia (“curare il simile con il simile”), nella quale si ipotizza che una forma iniettabile attenuata di una malattia protegga dal suo effettivo insorgere, la vaccinazione ha presto assunto i caratteri di un avamposto militare, dove il comandante ordina il dispiegamento dei suoi sottoposti: gli anticorpi. “In riga soldati, si va a caccia!”.

Oggi, quasi a recuperare un’antica simbologia, la vaccinazione ha il valore di un sigillo conferito dall’alto, è segno di giustizia morale. È un marchio sul braccio, che indica inclusione tribale. Nessun membro della tribù è escluso. L’inclusione operata attraverso la vaccinazione protegge da spiriti invisibili (i virus).

Il concetto di tribù viene rinforzato da terribili previsioni sull’arrivo di pandemie: gli spiriti di altre tribù (originari di zone calde della giungla precedentemente sconosciute) attaccano la tribù buona, la nostra tribù.

Alle mamme, custodi dei bambini, viene offerto un modo per celebrare il proprio ruolo animale, stimato e simbolico, di “leonesse”: conferire il sigillo alla propria prole tramite la vaccinazione. Proteggere il futuro della tribù. Far sentire la propria voce per diffamare e maledire le madri che non vaccinano i propri figli. Scomunicarle dalla tribù.

La cerimonia della vaccinazione è un rito di passaggio per il bambino. Attraverso di essa, egli diventa qualcosa di più che la progenie dei suoi genitori. Il bambino è nel villaggio. Il bambino è proprietà del villaggio. Col passare degli anni, i richiami periodici riconfermano questo status.

Alcuni antichi rituali presentavano dei pericoli. Il bambino, nel suo percorso per diventare uomo, veniva mandato a vivere e a sopravvivere da solo nella foresta per un breve periodo. La vaccinazione simboleggia implicitamente questo passaggio: l’iniezione di virus portatori di malattie potenzialmente pericolosi che vengono tramutati in spiriti protettori all’interno del corpo. L’iniezione di sostanze chimiche tossiche rappresenta un passaggio verso l’immunità. Se strada facendo un bambino viene danneggiato, i genitori e la tribù lo considerano un rischio tragico ma accettabile, perché nel complesso la tribù e il villaggio vengono protetti dagli spiriti maligni (i virus).

L’impatto psicologico e archetipico occulto della vaccinazione è fondamentale: ai genitori moderni viene offerta l’opportunità di percepire, a livello subconscio, un ritorno al passato, quando la vita era più corroborante, immediata ed essenziale. Questa è la mitologia. La vita moderna, per i consumatori di base, ha meno dimensioni, ma la vaccinazione risveglia memorie sopite di un tempo in cui i rituali e le cerimonie erano essenziali per il futuro del gruppo. Nessuno avrebbe disertato tali momenti. Rifiutarsi era impensabile. Sopravvivere era Tutto. Il compito a cui si era chiamati era carico di un grande senso di potenza. A livello profondo, oggi i genitori possono provare quella potenza. È gratificante.

Il medico che somministra le iniezioni è, naturalmente, il sacerdote della tribù, lo sciamano, il custode dei segreti. È la fonte spirituale e il tramite con “regni invisibili” in cui spiriti contrapposti conducono guerre e lottano per la supremazia. Senza lo sciamano, la tribù si disgregherebbe.

Allo sciamano è permesso dire e fare qualsiasi cosa. Può mentire se le sue menzogne servono a una nobile causa e hanno l’effetto di conferire maggior forza alla tribù. Può manipolare le parole, la verità e il significato. Può cambiare in notte il giorno. Può presentare paradossi e contraddizioni. Nessuno può mettere in discussione le sue affermazioni.

La lealtà allo sciamano è assoluta. A tale proposito, chi si ribella viene esiliato o annientato.

Le popolazioni che oggi vivono nelle società industriali e tecnologiche sono relativamente intorpidite. Le loro opzioni e scelte sembrano essere confinate a una serie di prodotti che possono acquistare. Bramano certezze. Vogliono un’autorità che alimenti l’adrenalinico bisogno, e il rischio, della sopravvivenza. Il rituale della vaccinazione, unitamente alla costante minaccia della malattia e dell’esplosione di un’epidemia, risveglia quel bisogno e quel rischio.

I genitori moderni hanno bisogno di archetipi e simboli degli spiriti demoniaci. I virus. L’ebola, lo Zika, il virus del Nilo, la SARS, l’influenza suina. Questi spiriti sono invisibili. Potrebbero attaccare. Attaccano.
“Dobbiamo andare dallo sciamano per il rituale. Lui metterà il sigillo della protezione su di noi e sui nostri figli. Non dobbiamo mai mettere in discussione o sfidare lo sciamano. È proibito. È un uomo fiero e potente e potrebbe scagliare delle maledizioni su di noi”.

Poi ci sono i marchi della vergogna, che vanno evitati in tutti i modi possibili. Un bambino che mostri gli sfoghi e i gonfiori delle malattie è altamente sospetto. Non ha preso parte al rituale di protezione? I suoi genitori sono cattivi? Sono posseduti? Il bambino e i suoi genitori vanno allontanati? Lo sciamano li aiuterà o lancerà una maledizione irreversibile su di loro per aver disobbedito?

A livello subconscio e archetipico, la “moderna scienza della vaccinazione” è dottrina. È alchimia. È magia. Andare contro la magia equivale a cercare di sovvertire le base stesse della vita nella tribù.
In una prospettiva estrema, i ribelli sono portatori di spiriti maligni (i virus). Sono untori. Trasmettono gli spiriti maligni all’interno della tribù e del villaggio. Provocano la malattia e la morte. Sì, lo sciamano sta facendo tutto il possibile per proteggere il suo popolo (attraverso la vaccinazione), ma questa è una guerra. Non ci sono garanzie. Gli spiriti del male sono schierati contro lo sciamano. Dobbiamo aiutarlo e sostenere il suo potere e il suo vantaggio. Dobbiamo fare la nostra parte. Lui è l’eroe. Aggrappiamoci all’eroe. Lodiamolo.

A tempo debito, facciamo tutto il possibile per accrescere la sua gloria. Lui è impegnato in una battaglia occulta a livelli che non possiamo sperare di afferrare. Per nostro conto. Nella tribù.

I suoi molti rimedi (a noi incomprensibili) percorrono una linea sottilissima. In virtù della loro potenza, comportano dei rischi (effetti collaterali). Questi rischi sono numerosi. Ogni sera in raduni collettivi (spot televisivi), sentiamo parlare dei numerosi problemi che potrebbero insorgere (chiedete al vostro medico se X fa al caso vostro). Ma l’impatto prodotto dall’ascolto di questi avvertimenti è estremamente positivo, perché avvertiamo il pericolo, e avvertire il pericolo è ciò di cui abbiamo bisogno e che vogliamo, perché, come già detto, siamo in guerra contro gli spiriti del male. E la sensazione del rischio è preferibile al non sentire nulla. Dateci più avvertimenti e fateci vivere un ritorno ai giorni andati, quando vivevamo sull’orlo dell’estinzione e sapevamo che il sangue che ci scorreva nelle vene era vivo.

Serve un villaggio. Noi siamo la tribù. Siamo i guerrieri.

L’ago è lo strumento che trasmette la magia. Il pistone della siringa è la forza. Il fluido della siringa è il mezzo alchemico della trasformazione. Restate in silenzio alla loro presenza. Accettate la loro grazia misteriosa.

 

Traduzione di Angelica Perrini​

fonte: http://www.greenmedinfo.com/blog/occult-archetype-called-vaccination

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