03/05/2013
Ambrogio Alciati nasce a Vercelli il 5 settembre 1878. A sei anni rimane orfano del padre, decoratore, e viene allevato dalla madre che dipinge ex-voto ed insegne. L’Ospizio dei poveri di Vercelli, che gli ha permesso di ottenere la licenza elementare, nel 1891 gli consente di frequentare la scuola serale di disegno all’Istituto di Belle Arti. II suo insegnante Carlo Costa, intuendo le doti artistiche del ragazzo, lo fa iscrivere ai corsi diurni. Nel 1897 il Municipio di Vercelli gli assegna una pensione di 50 lire mensili per poter iscriversi all’Accademia di Brera. Con la madre e la sorella si trasferisce a Milano.
Gli anni dell’Accademia (1897-1901) sono fondamentali per la sua Formazione. Sono suoi insegnanti Vespasiano Bignami, Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone. Quest’ultimo lo aiuta a perfezionarsi nel ritratto e lo introduce fra la ricca borghesia milanese. Dal 1902 al 1910 esegue una serie di quadri d’ispirazione romantica (“Spasimo”, Gli amanti”, “Il bacio”) e familiari (i ritratti della madre). Nel 1904 espone per la prima volta alla Permanente di Milano e nel 1907 alla Biennale di Venezia. Nel 1906 vince il premio “Gavazzi” con l’Annunciazione”. Nel 1908 manda alla Quadriennale di Torino cinque ritratti che ottengono le lodi della critica. Si dedica intanto alla decorazione di chiese e ville lombarde.