L’inchiesta – Veleni nascosti

La trasmissione L’inchiesta linkata dal sito RaiNews24


Mentre i media si occupano con insistenza dell’endemica emergenza dei rifiuti urbani a Napoli, continua a crescere il business delle ‘ecomafie’ gestito dalla criminalità organizzata.

Un affare con cifre a nove zeri che sta provocando danni ambientali spaventosi. Non solo rifiuti domestici, dunque, ma rifiuti tossici, spesso di origine industriale e ben piu’ pericolosi per la salute dei rifiuti urbani.

Il termine, “ecomafia” coniato da Legambiente , indica, questi settori della criminalità organizzata descritti nel libro ‘Gomorra’ di Roberto Saviano. Solo ora pero’, dopo le dichiarazioni dei primi pentiti, e’ entrato ufficialmente nei verbali dei processi contro la criminalitia’ organizzata

Le modalità tipiche dell’ occultamento dei rifiuti tossici effettuato dalle organizzazioni mafiose in genere sono le seguenti: i camion carichi di rifiuti industriali e tossici, raggiungono nelle ore notturne i luoghi di seppellimento : buche, fosse o cave, che dopo essere riempite, vengono immediatamente coperte. I fanghi di depurazione e i rifiuti industriali liquidi, formalmente destinati a inesistenti impianti di depurazione e riciclaggio, vengono sversati direttamente nei terreni . Spesso vengono usate discariche private e per occultare I veleni vengono coperte da grossi quantitativi di rifiuti domestici.

Nell’area vesuviana le Forze dell’ordine hanno individuato e sequestrato un alto numero di discariche abusive, anche di grosse dimensioni (una di queste presentava un’estensione di ben 4 km quadrati e una profondità di 30 m), utilizzate per smaltire illegalmente sia i rifiuti urbani che quelli tossico nocivi (che richiederebbero, invece, specifici trattamenti, da effettuarsi in adeguati impianti, prima del loro smaltimento). Si tratta, in genere, di discariche illegali realizzate all’interno di ex cave per l’estrazione, altrettanto illegale, di sabbia e inerti. Il meccanismo è quello caratteristico del circuito economico dell’ecomafia: inizia dal controllo sul territorio e sulle attività estrattive e conduce alla trasformazione delle cave in discariche per ogni sorta di rifiuti.

Altri zone dove intensa e’ stata l’attivita’ delle organizzazioni criminali e’ l’area a nord di Napoli compresa tra Villaricca, Quagliano e Giugliano e la provincia di Caserta, zona dove hanno agito clan criminali e industriali desiderosi di liberarsi a bassi costi di scarti industriali. L’inchiesta racconta come questo traffico sia continuato silenziosamente negli ultimi decenni, coperto dall’allarme sull’emergenza rifiuti urbani a Napoli, mostra le discariche private e i luoghi in cui si e’ concentrato e dimostra i danni che ha prodotto alla salute della popolazione di intere aree campane.

 

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