L’inchiesta – NUOVE ARMI PER IL VECCHIO CONTINENTE *

La trasmissione L’inchiesta linkata dal sito RaiNews24


L’ inchiesta fotografa l’Europa alle prese con le nuove armi a microonde. Ed è una fotografia che vede L’Europa seguire la strada intrapresa dagli Stati Uniti.

Sono molte le societa’ europee che studiano nuovi progetti di armi ad energia e che vengono coordinate dalla neonata Agenzia della Difesa Europea.

La società italiana Ansaldo Ricerche – insieme a partner Inglesi e Olandesi – sta lavorando ad uno studio finanziato dalla Agenzia della Difesa Europea per la realizzazione di una sistema di arma ad energia in grado di lanciare un impulso di microonde che distrugge i congegni elettronici di missili alla distanza di cinquemila metri.

Esistono anche studi finanziati direttamente dal Settore ricerca del Ministero della Difesa Italiana , come il cannone ad “acqua elettrificata”: un cannone da utilizzare per il controllo dell’ ordine pubblico che – oltre a bagnare i le persone investite dal getto di acqua – provoca una leggera scossa elettrica. Lo studio più importante è però quello finanziato dall’ Agenzia Europea, al quale lavorano insieme l’ università di Pisa, l’Oto Melara e l’Ansaldo Ricerche e che riguarda gli effetti nocivi prodotti dalle microonde sulle cellule organiche. Uno studio che ha già rilevato che anche solo le micronde dei telefonini possono causare piccole modifiche al genoma delle cellule umane e dovrà affrontare una analisi molto vasta perchè che ogni frequenza produce un “effetto finestra” su particolari molecole, che varia al variare delle frequenze.

L’ inchiesta analizza i rischi legati all’introduzione delle nuove armi ad energia scalabile che – potendo passare dalle funzioni letali a quelle non letali – richiedono una rigida normativa di intervento.

L’inchiesta rileva la necessità di interlocutori istituzionali forti e non solo di strutture di promozione di sinergie imprenditoriali come quelle della neonata Agenzia della Difesa Europea: esiste il rischio concreto che le decisioni su questa nuova generazione di armi vengano presi nei Consigli di Amministrazione delle societa’ del settore e non nei Parlamenti dei Paesi interessati.

Leggi anche:

REPORT – Un occhio di riguardo *

Ad aprile di tre anni fa eravamo in pieno lockdown...

Report – La frazione di Prosecco *

Dal 2009 un decreto ministeriale ha stabilito che l’uva chiamata prosecco per legge sin dal 1969 dovesse cambiare nome e diventare glera.

Lascia un commento