L’inchiesta – Quelli del venerdì santo, anatomia di un sequestro oscurato

La trasmissione L’inchiesta linkata dal sito RaiNews24


Un sequestro di due militari della marina italiana in Iraq fu oscurato. Avvenne il Venerdì Santo del 2004, ne diede notizia l’agenzia Reuters in modo molto chiaro e, per alcune, ore la notizia si diffuse in Italia con edizioni speciali dei diversi telegiornali. Poi su questo sequestro, improvvisamente, si spensero le luci. A questo contribuirono la smentita da parte dell’ambasciatore italiano in Iraq, ma sopratutto il sequestro di Salvatore Stefio, Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Fabrizio Quattrocchi, avvenuto lunedì 12 Aprile, ma datato da fonti istituzionali Venerdi 9. Tutto questo fece sì che del primo sequestro non si parlò più, anzi fu confuso con il sequestro successivo. Il primo sequestro, secondo quanto raccontato dai giornalisti che ne erano a conoscenza, si concluse rapidamente con la liberazione degli ostaggi dopo il pagamento di un cospicuo riscatto, il secondo invece costò la vita a Fabrizio Quattrocchi e durò 56 giorni.

Come fu possibile che una notizia sparisse dall’agenda dei quotidiani? Del primo sequestro e delle sue modalità erano al corrente e cercarono di informare i lettori sia un articolo del quotidiano “La Repubblica” a firma di Francesco Viviano (15 aprile), sia l’inviato del “Corriere della Sera” Lorenzo Cremonesi, ma la Ragion di Stato e il conformismo dell’informazione, ancora una volta, si dimostrarono più forti della realtà e dopo tre anni si torna a parlare di questo sequestro.


Parte 2

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