Un disperatissimo cittadino di Taranto

Leggo, di Mauro Guitto di Taranto questa disperata lettera indirizzata al Presidente Napolitano.

Trovo giusto e civile diffonderla. Fatelo anche Voi se lo riterrete opportuno, grazie.

taranto cimitero1

” Ill.mo Presidente,

mi permetto di scrivere questa lettera indirizzata anche al Sig. Bondi perché amareggiato e disperato.

Sono un abitante del quartiere Tamburi di Taranto… lo conoscete ? Forse, per sentito dire…

Questa mattina 16 luglio 2013, come tante altre mattine, mi sono svegliato con un odore nauseabondo che si sente in casa, per le strade.. ovunque.

Ho trovato sulla mia auto, nel balcone di casa, sulle finestre.. polvere e minerale… ovunque!

In questi giorni si sta parlando di ENI, della fuga di gas a quantità industriali che ci sta intossicando e che ha travolto tutta la città a partire dal solito e già martoriatissimo quartiere Tamburi dove io vivo da 40 anni.

Tuttavia ENI rappresenta solo una delle cause dell’inquinamento della mia bella città… c’è la Cementir e c’è soprattutto l’ILVA.

L’ILVA, appunto.. quella mega industria che conta centinaia di dipendenti tra impiegati e soprattutto operai… io sono figlio di un pensionato ex operaio ILVA, sono cresciuto “grazie all’ILVA”, come qualche volta ha detto mio padre durante qualche nostra chiacchierata.. ma mi sono anche ammalato di allergia alle polveri grazie anche all’ILVA.

Direte “che vuol dire? Chiunque potrebbe soffrire di allergie a qualsiasi cosa, non è detto che la colpa sia dell’ILVA”.., può essere ma… i bambini che nascono con malformazioni? I bambini che nascono ammalati di tumore o che si ammalano dopo pochi mesi o anni di vita? Le persone che non hanno mai fumato né bevuto che scoprono di essere ammalati inspiegabilmente di cancro ?

Sapete, io nel mio quartiere ho visto tanti miei parenti, amici e conoscenti morire di tumore. Erano spesso persone che non avevano mai fumato in vita loro.

Cercando notizie sul sig. Bondi, leggo tra le altre cose “Laureato in chimica, vanta grande esperienza nel risanamento di imprese in crisi. dirigente d’azienda italiano.

L’ 11 aprile 2013 viene scelto dalla famiglia Riva come amministratore delegato dell’Ilva di Taranto. Nonostante le sue dimissioni all’indomani del provvedimento di sequestro di 8,1 miliardi di euro ai danni della famiglia Riva per l’ipotesi di disastro ambientale, Enrico Bondi è nominato commissario governativo Ilva dal Governo Letta nel giugno 2013.

La scelta alimenta polemiche sull’imparzialità di un commissario governativo precedentemente scelto come AD da parte della proprietà Ilva.

Nel luglio 2013, alcuni giorni fa quindi, Lei sig. Bondi dichiara che l’accesso di mortalità per malattie oncologiche a Taranto non è causato dall’eccessiva concentrazione di siti industriali inquinanti ma da elevati consumi di tabacco e alcol, in contrasto con quanto certificato dal Ministero della Salute con il Rapporto Sentieri.

Ecco, un cittadino comune come me (non sono un politico, non sono un industriale, non sono un medico né sono un aspirante delle citate categorie), legge queste cose e si chiede :

“Ma LEI cosa c’entra con il commissariamento dell’ILVA ?!?!?”

LEI, se fosse stato una persona perbene, se avesse avuto un’anima, una coscienza (pulita), alla sua veneranda età avrebbe potuto rifiutare questo assurdo (quanto INCOMPATIBILE) incarico… invece NO, non lo ha fatto!

La bramosìa di potere, i soldi, l’incoscienza e la strafottenza di uno Stato italiano che ha deciso che Taranto e i suoi cittadini saranno “l’agnello” da sacrificare per il banchetto cui partecipano solo politici e grandi industriali … altro che l’economia italiana !

Come si permette LEI di dire e/o di lasciar intendere che la mortalità a Taranto è alta perché si fuma e si beve più del normale ?

Lo sa che con le sue parole (dirette o indirette che siano) ha offeso tanta gente che è morta di tumore (e spesso nemmeno fumava!), ha offeso i parenti di quelle vittime, ha offeso medici e infermieri che ogni giorno si impegnano per aiutare tanta gente che soffre, ha offeso tanti studiosi di varie associazioni e affermatissime aziende che con rilevazioni ufficiali hanno provato il contrario di ciò che Lei con molta superbia e superficialità (e malafede!) ha asserito ?!

Faccia una cosa sensata: si DIMETTA e subito !

Lo faccia anche solo per un bambino o un anziano che sono morti per ciò che respiravano a Taranto..

Non mi dilungo .. spero solo che queste parole Vi arrivino in qualche maniera, che si diffondano in rete fino ad arrivare a Lei sig. Bondi e a Lei sig. Presidente, che facciano riflettere Voi e tutti coloro che ai “piani alti” non stanno facendo NULLA per aiutarci perché noi qui SIAMO DISPERATI, noi qui STIAMO SOFFRENDO, noi qui.. STIAMO MORENDO in silenzio e lentamente nella strafottenza Vostra e di tutti coloro che dall’esterno, senza vivere qui nemmeno 10 minuti si permettono e si sono permessi di esprimere pareri e verità presunte…

Di gente come Lei sig. Bondi, come l’ex ministro dell’ambiente(??) Clini e della stragrande maggioranza dei rappresentanti del Governo ne abbiamo le scatole piene!

Dovete ringraziare il fatto che il popolo tarantino è un popolo pacifico, tranquillo .. che nonostante tutto ha sofferto finora in silenzio, che ora sta cercando di alzare la testa sempre in maniera civile (anche troppo civile!) grazie anche a persone che più di altre hanno deciso di dire BASTA a questo silente massacro!

E’ gente che lotta, che sta col fiato sul collo di chi tranquillamente ancora è libero di inquinare nonostante decreti presunti e dalla efficacia presunta e molto discutibile.

Tuttavia non basta.. state tirando la corda all’inverosimile.

Continuando di questo passo sono certo che qualcuno perderà la testa, qualcuno comincerà a organizzarsi per tentare con la forza di bloccare le vostre politiche assassine.

Spero non si arrivi mai a questo ed è per questo che CHIEDO alla gente come Voi di fermarsi a riflettere seriamente e soprattutto UMANAMENTE.

Quell’azienda, l’ILVA non potrà mai produrre senza inquinare e di conseguenza qualcuno ci rimetterà per forza la propria pelle anche solo se la produzione del siderurgico provocasse un tasso minimo di inquinamento.

Le soluzioni non sta a noi cittadini proporle, di sicuro se davvero volesse, lo Stato potrebbe creare validissime alternative occupazionali a Taranto…. vero PRESIDENTE ?

Qui a Taranto la grande maggioranza di persone ha deciso : NON VOGLIAMO PIU’ BARATTARE IL LAVORO CON LA SALUTE !

L’acciaio non vale la vita anche di un solo essere umano!

Avrei voluto mandarle delle foto che ho scattato ieri sera, fanno paura, in alcune di esse si vedono anche le reti che sono state rimesse di recente (che certamente sono anche costate migliaia di euro), quelle fanno tristemente ridere perché testimoniano il fatto che la popolazione continua ancora oggi a essere presa in giro.

Come possono mai quelle ridicolissime reti trattenere le polveri sottili provenienti dall’ILVA ?!? Come?!?!

Per concludere… Noi tarantini, oltre a respirare forzatamente quest’aria, nel frattempo non possiamo far altro che PREGARE nella speranza che la mente e il cuore di qualcuno di VOI si occupi seriamente del nostro gravosissimo problema e lo risolva!

Cordiali Saluti
Un disperatissimo cittadino di Taranto.

 

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