K alla mammella

k_seno

«Salve dottore, sono ancora in attesa della chiamata dall’ospedale. Ma ancora niente. Sono arrabbiata e angosciata.

Ci viene detto di fare prevenzione per questa malattia per avere più possibilità di guarire: ebbene io mi sono accorta del carcinoma durante un controllo di prevenzione il 28 ottobre.

L’11 novembre faccio la biopsia, il 25 novembre ho la sentenza, subito vado dal senologo che mi prenota il ricovero. Codice di urgenza C1, che viene subito dopo quello urgentissimo previsto per le donne con meno di 40 anni.

Faccio il prericovero, faccio gli esami di cui RM, eco ed analisi del sangue a pagamento (la risonanza costo 200 euro) perchè gli esami servivano subito (e in questo periodo l’assistenza dei centri convenzionati non c’era e prenotarla in ospedale, manco a parlarne).

Da allora tutto tace. Mi dissero che entro 40, max 45 giorni (per l’urgenza) mi avrebbero chiamato.

Prima di Natale sono andata in ospedale e mi hanno detto che orientativamente se ne parlava a metà gennaio, poi ho chiamato in questi giorni mi dicono di chiamare l’ufficio ricovero che non risponde alle telefonate.

Lunedi 13 sono 50 giorni dal 25 nov e circa 3 mesi dall’inizio della storia.

Mi creda è angosciante stare per tre mesi appesi ad un filo, con 2 persone, mia sorella e mia figlia in attesa di essere chiamate perchè ho bisogno di una persona a casa mia e una a casa di mia mamma, disabile….e io devo aspettare che il giorno prima del ricovero, che non si sa quale sia, mi chiamino.

Sono giunta alla conclusione che PROBABILMENTE LA PREVENZIONE NON SERVE perchè se fossi stata in una fase più avanzata della malattia forse avrei aspettato un poco in meno.

Sono stanca, sto esaurendo in questa attesa tutte le mie energie che mi servivano per affrontare la malattia, Forse avrei dovuto prendere qualche altra strada, ma pensavo che in un ospedale come il Pascale, con tutti i problemi organizzativi e di personale che ci possono essere, si poteva essere più attenti al malato di tumore, ma mi sa che non è così.

Non ho voluto contattare l’IEO di Milano, mi dissero che in poco più di un mese avrei risolto perchè pensavo di affrontare e risolvere il problema a Napoli, ora è chiaro che mi sono sbagliata!

Cari saluti dottore»

Cosa dire, se non hai soldi o santi in paradiso non c’è prevenzione che tenga … oppure devi “sperare” che il male ti colpisca da giovane, così hai la precedenza! E’ assurdo!! Quel grido: “PROBABILMENTE LA PREVENZIONE NON SERVE” (aggiungo, nella Terra dei veleni”), ci deve far riflettere, seriamente!!

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