L’inchiesta – GUERRA O PACE, LO STATO DEGLI ARSENALI MILITARI RUSSI

La trasmissione L’inchiesta linkata dal sito RaiNews24


“Non sarà la vera guerra fredda, sarà peggio. Perché le relazioni tra Mosca e l’Occidente diverrano molto instabili.” E’ questo l’allarme lanciato da Pavel Felgenhauer, analista per la difesa del quotidiano d’opposizione russo ‘Novaya Gazeta’ (sul quale pubblicava i propri resoconti dalla Cecenia Anna Politkovskaja, la giornalista assassinata il 7 ottobre 2006).

Felgenhauer rincara: “L’opzione nucleare, dal momento che la Russia è così debole nel settore delle armi convenzionali se paragonata alla NATO e agli USA, è vista come una opzione da praticare presto per evitare una possibile sconfitta.”

L’instabile scenario caucasico si potrebbe trasformare, secondo Pavel Felgenhauer, in una polveriera e in un grande ostacolo alla politica russa di riconquista del primato economico e militare.

La Russia, si trova oggi ad affrontare un momento complesso, divisa tra un nuovo slancio tecnologico-industriale e il bisogno di recuperare il tempo perduto negli anni successivi al crollo del muro. Vladimir B. Kozyulin, membro del PIR CENTER, il Centro per gli Studi Politici in Russia, descrive così la fase di passaggio: “Per quindici anni la Russia ha cercato di essere amica dell’Occidente, degli Usa e dell’Europa, e ha dichiarato che i valori democratici erano la sua priorità. Ora è arrivato il momento in cui la leadership russa si è accorta di non essere ascoltata  ed ha deciso di non  posporre più le proprie priorità. E’ arrivato il momento di dire quali sono i nostri interessi e di difenderli”.

Ma le opinioni sulle prospettive militari dello scacchiere caucasico sono tutt’altro che univoche. Gli attriti tra Russia e Occidente hanno avuto inizio con il progetto americano di installare lo scudo spaziale in Polonia e Repubblica Ceca, secondo la ricostruzione di Igor S. Prokopenko, direttore generale del Dipartimento Documentari della REN-TV, una televisione privata che produce con successo programmi su questioni militari. Prokopenko però non condivide gli allarmi: “La Russia non vuole fare certamente nessuna guerra. Come si può fare la guerra ai paesi dove si va in vacanza o si mandano a studiare i propri figli? L’elite militare è interessata a mostrare i muscoli ma non a fare la guerra.”

Nello sforzo  della Russia per l’aggiornamento degli arsenali bellici, un ruolo centrale ha acquisito l’alleanza con l’India nella produzione del nuovo caccia Sukoi T50. Ruslan Pukhov, Direttore del Centro per le Analisi Strategiche e Tecnologiche, prefigura uno scenario ottimista: “Tra 15 anni sul mercato mondiale ci sarannno solo due aerei di quinta generazione: quello americano e quello russo-indiano, e anche se questo aereo potrà essere leggermente inferiore a  quello americano, avra’ conquistato il 40% del mercato mondiale solo per il fatto di non essere un aereo americano, perchè molti paesi si rifiutano di comperare aerei  americani perche’ con la vendita impongono anche  molte altre clausole e condizionamenti.”

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