Report – DO UT DES

La trasmissione Report di Milena Gabanelli linkata per chi non riesce a visualizzare dal sito Rai.tv causa “malfunzionamento” dello script silverlight …


05/05/2013

La chiamano il motore trainante dell’economia: è la Lombardia, 10 milioni di abitanti, un quinto del PIL italiano. Ed è la regione colpita da una «serie sconcertante di fenomeni corruttivi e concussivi nella pubblica amministrazione», come sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti, per il quale la «piaga della corruzione è ben più grave rispetto a vent’anni fa», ai tempi di Mani Pulite. Roberto Formigoni, costretto a interrompere la sua quarta legislatura consecutiva, dopo quasi 18 anni di governo, proprio a causa delle inchieste e degli arresti che colpiscono i politici regionali, oggi fa il senatore della Repubblica. È l’indagato più importante: è accusato di associazione per delinquere, ma è ancora Commissario generale dell’Expo Milano 2015. La Lombardia riparte da Roberto Maroni e da una rinnovata alleanza Pdl-Lega. Qual è l’agenda politica? E soprattutto: la corruzione dilagante è una delle questioni sul tavolo? “Belli da morire” di Stefania Rimini, è il secondo servizio proposto dal programma di Milena Gabanelli. Con il patrimonio che abbiamo di natura, di arte, di cultura, enologico, gastronomico, dovremmo essere ricchi e felici. Com’è che non riusciamo a metterlo a frutto? Nonostante il made in Italy e la creatività per cui siamo famosi, le nuove imprese che ruotano intorno al patrimonio non riescono a partire, che siano a Milano o a Catania. Di chi è la responsabilità? Intanto gli amministratori dei nostri beni culturali regalano a Google la possibilità di digitalizzare i nostri tesori più belli, dagli Uffizi alle calli di Venezia, e le imprese italiane che fanno lo stesso lavoro vengono lasciate a becco asciutto. E ancora, chi sono i privati che fanno affari all’interno dei musei pubblici e chi raccomanda chi? Quando poi si tratta di turismo, il nostro Paese è talmente bello che noi pensiamo di poter vivere di rendita, perché chiunque nel mondo prima di morire, si diceva, dovesse venire a vedere l’Italia. Peccato che il mondo siacambiato, ci sono i social network e internet e il turista non è più lo stesso. Quando poi si tratta di paesaggio, nessuno ci batte. Abbiamo 121 paesaggi rurali e pastorali storici, dai castagneti monumentali della Toscana ai terrazzamenti della Liguria, ma sono anche i più minacciati dall’abbandono e dalle norme europee. Bisogna agire subito perché il nostro patrimonio è la strada per uscire dalla crisi.

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