VACCINO ANTI-HPV – I RETROSCENA DI UN DRAMMA

debilitanti

Nel 2007, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) deliberava la commercializzazione del vaccino per la prevenzione delle lesioni causate da Papillomavirus umano (Hpv), tipi 6, 11, 16 e 18 – Gardasil®, prevedendone la somministrazione gratuita nelle strutture pubbliche alle ragazze di 12 anni. L’Italia diventava, così, il primo Paese europeo con una strategia vaccinale pubblica contro l’HPV.

Nel corso degli ultimi 8 anni, migliaia di ragazze sono state sottoposte al vaccino, in tutto il mondo. Ma le reazioni avverse non si sono fatte attendere, tanto da generare dubbi e domande a vari livelli.

Qualche esempio:

  • Nel 2013, il Ministero della Sanità giapponese ritira la raccomandazione a vaccinare.
  • Tra il 2014 e il 2015, in Francia e Spagna si raccolgono firme per fermare la vaccinazione di massa contro l’HPV.
  • Nel 2015, in Danimarca un’emittente TV nazionale mette in luce gravi reazioni avverse dopo il vaccino.

Intanto, però:

  • In Italia si organizzano nuove campagne vaccinali che si rivolgono anche ai maschi.
  • Negli Stati Uniti viene approvata una nuova versione più ampia di vaccino anti-HPV, che sarà presto disponibile anche in Europa.

Il tema merita certamente di essere approfondito.
Ecco una breve panoramica sulla situazione in Danimarca e non solo.

A marzo 2015, una stazione televisiva nazionale danese (TV2), ha mandato in onda una trasmissione che si occupava dei danni subiti da un gruppo di ragazze in seguito alla somministrazione del vaccino HPV GARDASIL. Subito dopo la messa in onda della trasmissione, altre ragazze con esperienze simili hanno iniziato ad uscire allo scoperto. Praticamente tutte le ragazze raccontavano la stessa storia: poco dopo la somministrazione di GARDASIL iniziavano ad avere gravi problemi di salute, tali da richiedere l’intervento di un medico.

Vaccino HPV associato a malattie debilitanti in giovani adolescenti

tradotto dall’articolo su globalresearch.ca

di Lori Alton

vaccine-1-400x300E’ una storia che sta diventando fin troppo comune: i genitori acconsentono a far vaccinare le loro figlie contro l’HPV, credendo che sia la cosa “giusta” da fare per farle restare in salute. Invece, dopo aver ricevuto l’iniezione, quelle che prima erano ragazze sane si ammalano gravemente.

Questo è lo scenario cui si assiste, sempre più spesso, in tutto il mondo. Numerosi sono gli effetti collaterali subiti dalle ragazze dopo il vaccino anti-HPV. Nonostante ciò, le autorità sanitarie sembrano negare l’evidenza, insistendo che non ci sono prove scientifiche sufficienti per ricollegare il vaccino alle malattie documentate contratte dalle pazienti dopo l’inoculo.

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Sintomi clinici “misteriosi” connessi al vaccino anti-HPV

Le gravi reazioni avverse osservate nelle ragazze vaccinate contro l’HPV non sono circoscritte a un’unica area geografica. In Danimarca, il caso di tre ragazze che hanno manifestato gravi condizioni cliniche dopo essere state vaccinate contro l’HPV ha avuto ampia risonanza. In un documentario dedicato proprio al dramma di queste ragazze, si è messo in evidenza che le tre protagoniste avevano una cosa in comune con migliaia di ragazze di tutto il mondo: erano tutte sane prima di ricevere i vaccini per l’HPV.

Nello specifico, le ragazze presentate dal documentario danese hanno manifestato una serie di nuove e gravi condizioni cliniche. Tuttavia, pur essendo state sottoposte ad esami fisici ad ampio spettro, non hanno ricevuto alcuna diagnosi chiara. Purtroppo, anche in altri Paesi vi sono casi analoghi tuttora senza diagnosi.

Il più delle volte, le ragazze ammalatesi dopo il vaccino anti-HPV riferiscono episodi di vertigini e svenimento. La maggior parte di loro parla anche di gravi mal di testa, che per alcune diventano cronici. Riferiscono inoltre di dolori addominali e nausea, in aggiunta a movimenti muscolari anomali e incontrollabili. I genitori parlano anche di affaticamento estremo.

Nessuna meraviglia: le autorità sanitarie ignorano il problema

Gli avvertimenti rivolti alle autorità sanitarie restano inascoltati, in tutto il mondo. In Danimarca, ad esempio, più medici avevano contattato l’Istituto di Sanità nazionale per avvertirlo dei possibili effetti collaterali gravi legati alle vaccinazioni. Quest’ultimo, però, per tutta la durata del documentario dedicato alle tre ragazze e ai loro sintomi, non ha mai ammesso di aver ricevuto tali avvertimenti.

I dati a disposizione indicano che, nel Regno Unito, i casi di reazioni avverse al vaccino per l’HPV superano di gran lunga le complicanze associate ad altri vaccini. Negli ultimi dieci anni, si sono registrati oltre 8.000 casi di reazione avversa, di cui oltre un quarto documentati come “gravi”.

Le statistiche sanitarie rivelano solo una piccola parte del problema

Purtroppo, l’agenzia del farmaco britannica (MHRA) dichiara che queste cifre sono quasi sicuramente inferiori alla realtà, per via della forte tendenza a non segnalare le reazioni avverse. L’agenzia, anzi, ritiene che le segnalazioni corrispondano solo al 10% degli effettivi casi di reazione avversa al vaccino contro l’HPV.

Intanto, il suddetto vaccino continua ad essere raccomandato alle ragazze, negli Stati Uniti e in altri Paesi del mondo. Di recente, il Ministero della Salute giapponese ha ritirato la propria raccomandazione alla vaccinazione contro il Papilloma Virus, in seguito alle segnalazioni di gravi reazioni avverse ricevute. Tuttavia, il vaccino è ancora ampiamente disponibile e la Società Pediatrica Giapponese continua a raccomandarne l’utilizzo.

Il documentario danese in versione integrale è disponibile gratuitamente su YouTube, con sottotitoli inglesi qui oppure con sottotitoli tradotti in italiano qui.

References:

 

Documentario danese rivela vasti danni causati dal vaccino per l’HPV

tradotto dall’articolo su globalresearch.ca

Vaccine-Syringe-Hand-Medical-HPV-400x225Una delle emittenti televisive nazionali danesi, TV2, di recente ha mandato in onda un documentario dal titolo Le ragazze vaccinate, malate e tradite. Il filmato si concentra su tre ragazze che erano in buona salute prima di ricevere il vaccino per l’HPV ma che, in seguito, hanno sviluppato gravi problemi di salute che restano tuttora senza diagnosi e spiegazione.

Tra i medici che appaiono nel documentario c’è la Dott.ssa Brinth del Frederiksberg Hospital, che ha esaminato personalmente circa 80 ragazze con sintomi simili, potenzialmente causati dal vaccino anti-HPV.

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La Dott.ssa Brinth ha osservato nelle ragazze sintomi quali vertigini, svenimenti e forti mal di testa. Dichiara: “Hanno dolori addominali e nausea. Presentano movimenti muscolari anormali, che non riescono a controllare. E sono molto stanche … Osserviamo una trama comune che implora giustizia e che dovrebbe essere oggetto di serie ricerche”.

Il governo danese prende provvedimenti

Nel documentario, la Dott.ssa Brinth e un altro medico del Frederiksberg Hospital dichiarano entrambi di non aver mai visto sintomi di questo genere prima. I due hanno inviato quattro diversi messaggi di avvertimento all’Istituto di Sanità Nazionale danese, ipotizzando che i problemi di salute osservati potrebbero essere collegati al vaccino per l’HPV.

Durante la produzione del filmato, TV2 ha richiesto all’Istituto di Sanità una copia di tutti i documenti correlati al programma nazionale di vaccinazione per l’HPV. I quattro messaggi di avvertimento inviati dai medici del Frederiksberg Hospital, però, non sono stati inclusi nel materiale fornito all’emittente. Quando quest’ultima ha chiesto spiegazioni circa l’omissione di tali documenti, l’Istituto di Sanità ha dichiarato di averli semplicemente dimenticati.

Tuttavia, l’Istituto sta iniziando a prendere provvedimenti, grazie anche all’impegno della Dott.ssa Brinth e dei suoi colleghi.

“Quando osserviamo una trama comune in alcuni referti, si creano i presupposti per formulare ulteriori spiegazioni e andare più a fondo nella questione”, afferma il Dirigente Sanitario Henrik G. Jensen.

L’Istituto di Sanità danese ha ora designato, per ciascuna delle cinque regioni sanitarie del Paese, un’unica sede in cui tutti i soggetti con sospette reazioni avverse al vaccino HPV possono recarsi per effettuare esami. Attualmente, però, non è ancora stato stabilito alcun protocollo ufficiale che definisca come esaminare o trattare le pazienti in questione.

Sindrome nervosa indotta dal vaccino?

Il documentario è stato trasmesso poco dopo la pubblicazione di uno studio di Brinth e colleghi sul Danish Medical Journal che descrive una serie di sintomi comuni sviluppati da un piccolo gruppo di donne in seguito alla vaccinazione anti-HPV.

“Il vaccino quadrivalente che protegge dal Papillomavirus Umano di tipo 6, 11, 16 e 18 (vaccino Q-HPV, Gardasil) è stato inserito nel programma vaccinale pediatrico danese nel 2009”, scrivono i ricercatori. “Negli scorsi anni, una serie di sintomi compatibili principalmente con disfunzioni del sistema nervoso simpatico è stata descritta come indicativa di sospetti effetti collaterali del vaccino quadrivalente anti-HPV”.

I ricercatori osservano che un precedente studio su vasta scala non aveva rilevato alcuna differenza nell’incidenza di malattie autoimmuni specifiche tra chi aveva ricevuto il vaccino e chi no. Negli ultimi anni, tuttavia, è emersa una certa preoccupazione, dal momento che “è stata descritta una serie di sintomi che non rientrano in un quadro diagnostico esistente, ma che sembrano rappresentare o implicare una disfunzione del sistema nervoso autonomo”. I suddetti sintomi sono stati considerati possibili effetti collaterali della somministrazione del vaccino anti-HPV, sia nella tipologia quadrivalente (4 virus) che bivalente (2 virus).

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno esaminato 53 pazienti che erano state loro indirizzate per possibili disfunzioni del sistema nervoso autonomo in seguito alla vaccinazione anti-HPV. I ricercatori hanno notato che le pazienti evidenziavano notevoli analogie nei sintomi, tra cui difficoltà di equilibrio nella stazione eretta, gravi cefalee non emicraniche, affaticamento eccessivo, malessere gastrointestinale, dolori ai nervi e perfino disfunzioni cognitive.

I sintomi osservati non solo erano comuni alle pazienti, ma “corrispondevano anche a quelli descritti in altri studi”, riferiscono i ricercatori.

Poiché il nuovo studio non è sufficiente a dimostrare o confutare l’idea che la vaccinazione anti-HPV abbia causato i sintomi osservati, i ricercatori hanno dichiarato che “si rendono necessarie ulteriori ricerche per chiarire la patofisiologia dei sintomi manifestati”.

(Natural News Science)

 

Ulteriori link in italiano per approfondire :

Traduzione e testi a cura di Angelica Perrini e Sauro Scarpeccio

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