Il vaccino Gardasil diventa uno scandalo internazionale

Sin-Hang-Lee
di Brian Shilhavy – 18 gennaio 2016 – Editor, Health Impact News

“Prevedo che il Gardasil diventerà il più grande scandalo della medicina di tutti i tempi, perché, a un certo punto della storia, le evidenze dimostreranno che questo vaccino, per traguardo tecnico e scientifico che sia, non ha assolutamente alcun effetto sul cancro della cervice uterina e tutti i suoi numerosi effetti avversi, che distruggono vite e addirittura le annientano, non hanno altro scopo se non procurare profitto ai suoi produttori”.

Questa dichiarazione è stata fatta nell’aprile del 2014 dal medico francese Bernard Dalbergue, ex dipendente della casa farmaceutica Merck, produttrice del vaccino anti-HPV Gardasil (qui la vicenda).

La settimana scorsa, il Dott. Sin Hang Lee, M.D., F.R.C.P. (C), FCAP, direttore del Milford Molecular Diagnostics Laboratory in Connecticut (USA), ha dimostrato la fondatezza della previsione del Dott. Dalbergue, pubblicando una lettera inviata ai CDC statunitensi, all’OMS, al Ministero della Sanità giapponese e ad altri, che documenterebbe la “cattiva condotta scientifica” tenuta dalle maggiori organizzazioni mondiali della salute preposte alla sicurezza dei vaccini per aver deliberatamente ingannato le autorità sanitarie giapponesi circa la sicurezza del vaccino anti-HPV.

Le autorità sanitarie giapponesi avevano ritirato la raccomandazione per i vaccini anti-HPV nel 2013 per i dubbi emersi sulla loro sicurezza, avviando all’epoca un’indagine approfondita su tali vaccini.

Il Dott. Sin Hang Lee avrebbe scoperto che in occasione di un’udienza pubblica sulla sicurezza dei vaccini anti-HPV tenutasi a Tokyo il 26 febbraio 2014, alcuni membri del Comitato consultivo mondiale per la sicurezza dei vaccini (GACVS), dell’OMS, dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie USA (CdC) e altri professionisti della sanità:

si sarebbero adoperati per ingannare deliberatamente le autorità giapponesi circa la sicurezza dei vaccini anti-HPV Gardasil® e Cervarix®, che si stavano promuovendo in quel periodo.

Il Dott. Lee avrebbe scoperto l’inganno entrando in possesso di una serie di e-mail tramite una richiesta FOI (Freedom of Information) inviata in Nuova Zelanda.

Secondo il Dott. Lee, le e-mail rivelerebbero:

che il Dott. Robert Pless, Presidente del GACVS, il Dott. Nabae Koji del Ministero della Salute giapponese, la Dott.ssa Melinda Wharton del CDC, la Dott.ssa Helen Petousis-Harris dell’Università di Auckland, Nuova Zelanda, e altri (tra cui funzionari OMS) potrebbero essere stati attivamente coinvolti in un piano volto a ingannare la Commissione d’inchiesta giapponese sulla sicurezza del vaccino contro il papillomavirus umano (HPV) prima, durante e dopo l’udienza pubblica del 26 febbraio 2014 a Tokyo. (Fonte)

A conclusione della sua lettera il Dott. Lee fa una dichiarazione molto severa:

“Ritengo che il Dott. Pless, coloro i cui nomi figurano nelle e-mail allegate alla presente denuncia e tutti coloro che rigettano ciecamente la potenziale tossicità del nuovo composto di DNA/AAHS del gene di HPV L1 al fine di promuovere le vaccinazioni anti-HPV dovrebbero essere ritenuti responsabili delle proprie azioni. Non ci sono scuse per ignorare intenzionalmente le evidenze scientifiche. Non ci sono scuse per ingannare i responsabili delle politiche mondiali sulle vaccinazioni a scapito dell’interesse pubblico.

È mia convinzione che queste persone non solo abbiano violato i termini stabiliti dal Comitato consultivo mondiale per la sicurezza dei vaccini dell’OMS (GACVS), ma abbiano tradito la fiducia della gente. Avviare immediatamente accurate indagini indipendenti sul loro operato prendendo i dovuti provvedimenti disciplinari è l’unica opzione da considerare per riconquistare la fiducia della gente nelle autorità sanitarie mondiali”.

Chi è il Dottor Sin Hang Lee?

Sin Hang Lee si laurea in medicina presso il Wuhan Medical College, in Cina, e ottiene l’abilitazione americana di medico patologo nel 1966.
Il Dott. Lee esercita come patologo da oltre 50 anni ed è attualmente il direttore del laboratorio di diagnostica molecolare di Milford, in Connecticut. Negli ultimi 10 anni, ha sviluppato metodi di analisi basati sul sequenziamento Sanger per HPV, Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis, Lyme disease borreliae ed Ebolavirus implementabili nelle strutture ospedaliere.

Nel 2012, il Dott. Lee è stato chiamato ad esaminare il caso della neozelandese Jasmine Renata, deceduta 6 mesi dopo aver ricevuto il vaccino Gardasil.

Ecco quanto ha dichiarato nella sua testimonianza:

“La presenza di frammenti estranei di DNA nei campioni post-mortem rilevata sei mesi dopo la vaccinazione indica che alcuni di essi derivano dal gene virale o plasmide iniettato con il Gardasil® e vengono preservati dalla degradazione sopravvivendo nelle seguenti due modalità: venendo inglobati dai macrofagi e al loro interno nella forma di complessi di alluminio o venendo integrati nel genoma umano.
È noto che i frammenti non degradati di DNA virale o plasmidico attivano i macrofagi, inducendoli a rilasciare il fattore di necrosi tumorale, che ha effetto depressivo sul miocardio e può determinare uno shock letale in animali ed esseri umani” (fonte).

Continua la censura dei media statunitensi sullo scandalo dei vaccini anti-HPV

La lettera del Dott. Sin Hang Lee, contenente una copia delle e-mail ottenute attraverso la richiesta FOI che rivelano il presunto inganno ai danni delle autorità sanitarie mondiali come il CDC statunitense, dovrebbe occupare le prime pagine dei principali media. Al momento della redazione di questo articolo, tuttavia, non risulta essere stata menzionata da nessuno dei grandi media.
Come già detto tante volte su Health Impact News, il vaccino anti-HPV gode di ampia accettazione presso i principali media e la comunità medica negli Stati Uniti, ma non al di fuori del Paese. Qualsiasi giornalista statunitense che osi parlare delle controversie che girano intorno al Gardasil si espone al ridicolo e al rischio di veder finita la propria carriera (basta chiederlo a Katie Couric).

Le leggi degli Stati Uniti impediscono a chiunque di fare causa a Merck o a qualsiasi altra azienda produttrice di vaccini in quanto nel 1986 il Congresso ha stabilito che esse godano di totale immunità giuridica in caso di processi civili, e tale forma di protezione legale che dà loro carta bianca per immettere sul mercato tanti vaccini quanti ne desiderano, è stata ribadita dalla Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2011. A questo si aggiunga che l’Istituto Nazionale della Sanità percepisce delle royalty sulle vendite di Gardasil. Quindi non aspettatevi informazioni obiettive e attendibili dai media americani o dal vostro medico.

Merck non gode della stessa protezione legale fuori dagli Stati Uniti ed è proprio qui che dobbiamo trovare informazioni sulle azioni legali in corso per danni e decessi legati al Gardasil. Man mano che la censura sulla sicurezza dei vaccini va avanti, i media fuori dal coro diventeranno sempre più importanti. Sanevax.org è uno dei posti migliori per trovare informazioni aggiornate sul vaccino anti-HPV.

Morte e sterilità dopo il vaccino anti-HPV per tante giovani donne

Sanevax.org e Health Impact News sono in prima linea tra i media alternativi che documentano le storie vere di tante giovani donne uccise o danneggiate dal vaccino anti-HPV, solitamente censurate dai media principali.

gardasil_collage

Traduzione di Angelica Perrini.

fonte

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