Partecipazione per la città che si rigenera

Dell’architetto Maristella De Giuseppe, coautrice del programma “Manifesto per Bari”.

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Ogni città ha la sua specificità da cui partire per trovare un percorso sostenibile, sfruttando le proprie risorse per costruire appropriate strategie locali partendo dai contesti urbani, analizzandone in macro scala i molti squilibri, da quelli architettonici a quelli sociali, economici, politici, ambientali e delle risorse naturali e, al tempo stesso, in micro scala, in maniera integrata, olistica partecipata e sostenibile, risolvendone i problemi.

Risulta quindi, essere sempre più necessaria una progettazione partecipata, che veda coinvolti i cittadini come “attori sociali”, i quali attraverso l’espressione dei loro bisogni e desideri, rendano possibile la rigenerazione urbana della città contemporanea, che parta dal “locus” e si esprima attraverso il linguaggio del “regionalismo critico” .

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Parlare di architettura mediterranea sostenibile richiama in se il concetto di locale-globale, è un ossimoro che esprime il divenire degli elementi della città, in un equilibrio sempre diverso, e che ne costituiscono la linfa vitale, generata non solo da forti e radicate tradizioni, ma anche da un crogiolo culturale ricco di sfumature, essenze, sonorità antiche e contemporanee, di cui Bari è un emblema.

È da questo assioma, che è necessario partire per una rigenerazione urbana della città, attraverso i punti strategici, che noi di Manifesto per Bari abbiamo individuato studiandoli da tecnici, ma mai dimenticandoci, prima di tutto di esserne cittadini.

É necessario, impegnarci sinergicamente, sì da essere la città di Bari stessa un volano economico per i centri limitrofi, creando laboratori dal basso, tavole rotonde con tecnici esperti, e mediante una progettazione partecipata, pensare ad una Bari per tutti, dai bambini, ai giovani agli anziani, abbattere ogni tipo di barriera architettonica, culturale ed economica.

Un primo importante punto del nostro programma è uno studio accurato del piano della mobilità urbana, che sciolga il nodo nevralgico mobilità-rumore-inquinamento atmosferico-congestione-degrado della qualità della vita.

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Una città sostenibile deve disporre di spazi pubblici all’aperto che siano aggreganti e promuovere una mobilità sostenibile, inclusiva e sana. La mobilità, utilizzando mezzi di trasporto diversi dall’automobile, va resa più efficiente e occorre incentivare i sistemi di trasporto pubblico multimodale.

Occorre, riconnettere “la città vecchia”, con le piazze i parchi ed il lungomare fino al parco di Punta Perotti, mediante percorsi pedonali e ciclabili, che permettano di convogliare e riciclare l’acqua piovana.

Liberare l’aria dall’inquinamento atmosferico con la piantumazione di specifiche essenze. Abbassare il livello di calore ed umidità relativa nei mesi estivi, resi ormai invivibili in città, per effetto dei cambiamenti climatici, intensificando il verde urbano sia a livello stradale che con i “tetti verdi”, sì da eliminare l’“effetto albedo” e le “isole di calore”, create dall’eccesso di asfalto e spazio costruito.

Il fil rouge per la rigenerazione urbana di Bari è l’attuazione di una progettazione partecipata, vero volano risolutivo dei problemi della città. Il potenziale che scaturisce dalle diversità socioeconomiche, culturali, etniche e generazionali, va maggiormente sfruttato come fonte d’innovazione, sviluppo e crescita della nostra città.

Maristella De Giuseppe
(architetto bioclimatico)

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